Università Cattolica del Sacro Cuore

Stabilimento Velluti Visconti di Modrone - Velvis

1738-1983

Fu il duca Raimondo Visconti di Modrone ad iniziare l’attività tessile della famiglia rilevando, nel 1865, il Cotonificio Sioli Dell'Acqua e Co. di Vaprio d’Adda, messo all’asta dall’ultimo proprietario il conte Giuseppe Archinto. Sotto la direzione di Raimondo e in seguito del fratello Guido, lo stabilimento di Vaprio divenne un’impresa che, per migliorie tecniche e innovazioni produttive, si pose all’avanguardia del panorama italiano. Nel 1903 la guida dell’azienda passò al nipote Uberto, che unificò il cotonificio di Vaprio ad altre due imprese familiari - la Tessitura Visconti di Modrone, di San Vittore Olona, che operava dal 1871, e il Candeggio Visconti di Modrone, nato nel 1885 a Somma Lombardo – creando gli Stabilimenti Visconti di Modrone. La società si sciolse nel 1924, dopo la morte di Uberto, rinascendo in due diverse imprese la Società anonima Tessitura e candeggio fratelli Visconti di Modrone (con due fabbriche rispettivamente a San Vittore Olona e a Somma Lombardo) e lo Stabilimento Duca Visconti di Modrone di Marcello Visconti di Modrone a Vaprio d'Adda, dal 1954 denominato Stabilimento Duca Visconti di Modrone Velvis. Nel 1986 l’azienda entra a far parte del gruppo Inghirami.

Questa sezione dell’archivio comprende solo una parte della documentazione riguardante le imprese industriali tessili dei Visconti; nell’archivio familiare si trovano infatti numerosi fascicoli, registri e disegni che fanno riferimento alla storica attività imprenditoriale di tessitura e filatura esercitata dalla famiglia tra il XIX e il XX secolo. Sono infatti considerate qui due buste di documenti, recuperate da un ex dipendente dello stabilimento Velvis nel 1991 e consegnate all'Associazione Culturale Duca Marcello Visconti di Modrone, e 16 registri d’amministrazione.
In particolare altre carte attinenti agli stabilimenti Velvis, possono essere rintracciate nel Fondo ottocentesco per materia nel titolo Fondi e case - Vaprio d'Adda ed Uniti  ed in quello Imprese industriali.

Tutta la documentazione costituiva in precedenza un nucleo unitario, una sorta di “archivio industriale” in seguito smembrato per motivi amministrativi. A causa della frammentarietà della documentazione non è stato realizzato un vero e proprio inventario, ma un elenco dei fascicoli. I fascicoli riguardano soprattutto l’acquisto e la gestione di stabili in Vaprio, l’uso delle acque per i mulini e le esigenze industriali, i pagamenti di salari e competenze diverse a operai e impiegati. Interessante è la raccolta di articoli e riviste e del materiale preparatorio per la preparazione di un opuscolo celebrativo del primo centenario dello stabilimento. Per il materiale iconografico relativo allo stabilimento si rimanda anche alla serie Mappe e disegni