Università Cattolica del Sacro Cuore

Segnalazione volumi

2023

Copertina

Maria Vittoria Cerutti – Giuliano Chiapparini (a cura di), Religioni e Storia. Omaggio a Ugo Bianchi nel centenario della nascita (Soveria Mannelli: Rubettino, 2023).

ll presente volume trae origine dal Convegno scientifico internazionale tenutosi in Università Cattolica (Milano, 13.x.2022) per onorare la memoria dello storico delle religioni Ugo Bianchi (13.x.1922–14.iv.1995) nel centenario della nascita. I contributi degli studiosi italiani e stranieri, ivi raccolti, ricostruiscono e percorrono – anche sulla scorta di testi e documenti inediti emersi dall’archivio scientifico domestico del Maestro romano – momenti e aspetti della sua lunga e feconda militanza accademica (Messina, Bologna, Milano, Roma) e insieme della sua intensa esperienza intellettuale e scientifica.

Allievo di Raffaele Pettazzoni, ne sviluppò in maniera originale la lezione metodologica, di tipo storico-comparativo, da Bianchi ritenuta come la sola capace di superare quei riduzionismi cui non di rado conducevano approcci altri e diversi al fatto religioso e ai fatti religiosi dell’umanità, e di rispettarne così la complessità e irriducibilità a fronte di facili comparazioni o assimilazioni.

Rievocando l’appassionata e rigorosa ricerca scientifica del Maestro romano nel mondo delle religioni, e in esso in particolare intorno alle dottrine religiose sul male e sulla salvezza, il presente volume intende contribuire a una riflessione critica su un oggetto, la religione e – soprattutto – le religioni come fenomeni della storia e nella storia, e su un metodo, quello storico e più specificamente storico-comparativo, in una stagione culturale – come l’attuale – nella quale entrambe, religioni e storia (ovvero ricerca storica), conoscono una profonda crisi.

Copertina

Lorenzo Perrone, Origene maestro di preghiera. Un’iniziazione (Milano: Glossa Editrice, 2023).

L’ascolto della tradizione spirituale della Chiesa apre un tesoro inestimabile nell’arte della preghiera. Origene figura tra i grandi maestri dell’antichità, soprattutto nell’ambito dell’esegesi biblica. Lorenzo Perrone da anni riflette sulla preghiera negli scritti di Origene e in questo volume offre come il distillato di una lunga ricerca, giungendo al cuore del tema ma pure al cuore del lettore.La preghiera secondo Origene è un’arte da apprendere passo dopo passo. Chiede lotta, domanda purificazione, ma insieme rinnova lo stupore per la gratuità dei doni di Dio.

Già ordinario di Storia del Cristianesimo e di Letteratura Cristiana Antica presso le Università di Pisa e di Bologna, dottore in Teologia «honoris causa» dell’Università di Monaco (LMU), Perrone si è occupato delle controversie cristologiche nel cristianesimo antico, della storia della Terra Santa e del suo monachesimo in età bizantina, dell’esegesi patristica di tradizione alessandrina, in particolar modo dell’opera di Origene e di Eusebio di Cesarea.

Copertina

Luigi Franco Pizzolato, “Parole Memorande”. Voci dei Padri della Chiesa in Giovanni XXIII (Roma: Studium, 2023).

Si dà qui un accostamento inedito alla figura di Roncalli, papa Giovanni XXIII. Si presenta una cinquantina di pensieri di autori cristiani antichi, che hanno avuto particolare risonanza nella sua vicenda spirituale e hanno dato forma ad alcuni tratti tipici della sua personalità, rendendola visibile sotto una angolatura non di rado curiosa.

Da tempo Roncalli è stato definito 'uomo delle fonti', a esprimere la sua passione per le origini della storia della Chiesa e per il senso della tradizione che lo pervadeva. Queste piccole storie di grandi parole memorande spesso possono rendere l’idea del modo in cui si è venuta formando la visione giovannea della fede cristiana.

Copertina

Marco Rochini, Il gesuita e la rivoluzione. Teologia e democrazia in Giovanni Vincenzo Bolgeni, Studi Storici Carocci (Roma: Carocci, 2023).

La nascita della Repubblica romana (1798) ebbe un profondo impatto politico e simbolico sul mondo cattolico. La promulgazione della Costituzione repubblicana, che imponeva il giuramento di odio della monarchia e di fedeltà al regime democratico, e l’esilio del pontefice provocarono una profonda frattura nella cultura cattolica. A quanti perorarono la necessità di instaurare un dialogo con la nuova realtà politica si opposero quanti espressero una netta chiusura.

Tali vicissitudini sono indagate nel volume attraverso la figura di Giovanni Vincenzo Bolgeni. Ridotto allo stato di prete secolare a seguito della soppressione della Compagnia di Gesù (1773), il teologo ex gesuita occupò un ruolo di primo piano nella curia romana. La sua apertura al dialogo con il regime repubblicano – dopo il periodo in cui, capofila della cosiddetta “scuola romana”, difese strenuamente i diritti papali contro le istanze gianseniste – costituisce un punto di osservazione privilegiato per analizzare l’emergere nella cultura cattolica della riflessione intorno a temi come la tolleranza religiosa, il rapporto tra Trono e Altare, tra il cristiano e l’autorità politica, tra il fedele e i giudizi del magistero ecclesiastico, tra la libertà umana e la legge e tra il pontefice e il corpo episcopale.

La vicenda intellettuale di Bolgeni permette di andare alla radice del rapporto conflittuale tra Chiesa e modernità che ha segnato l’identità del cattolicesimo almeno sino al Concilio Vaticano II.

Copertina

Paolo Branca – Antonio Cuciniello, New Muslim Generation in Italy: Between Believing and Belonging, in Migrant families and religious belonging, a cura di Giovanni Valtolina, Laura Zanfrini, Washington: IOS Press, 2023, pp. 171–187.

Over the past three decades, migration has become the main driver of population growth (or of preventing its decrease) in many EU countries. The presence of so many families with a migrant background is, however, to some extent, an unexpected phenomenon arising from the permanent settlement of migrant guest workers expected to be temporary residents and from other unplanned processes such as decolonization and the influx of asylum seekers. Moreover, family reunification is today one of the main legal channels by which migrants come to Europe, so it is no coincidence that the main issues animating European public debate on inter-ethnic coexistence involve family, religion, and the relationships between genders and generations. Finally, the migrant family has to some extent, become a lens through which to analyze many key topics connected with the present and future of European societies.

The growing number of “new generations” of Muslims in Western countries is not only developing quantitatively into a complex phenomenon, but also implies gradual but important transformations within the Islamic communities (starting from families and mosques) and in society as a whole. Only a few of these dynamics are described and studied and rarely with a direct knowledge of the people concerned by them.

Copertina

Giovanni Gregorini – Luciano Maffi – Marco Rochini (a cura di), Social Support Systems in Rural Italy. The Modern Age Regional States of the Northern Peninsula, Cham: Palgrave Macmillan, 2023.

This book examines the development of social support systems in the Modern age in the rural areas of the city-states of Northern Italy. This investigation achieves two main purposes: first, it allows researchers to understand the role occupied concretely by welfare and micro-credit activities in the political and socio-economic panorama of rural Northern Italy; secondly, it verifies to what extent the formation of a more or less structured support system influenced the establishment of local identity and the rooting of individuals.

The book brings together perspectives from different fields of research ranging from economic and political history to the study of the history of ecclesiastical institutions, as well as integrating recent research on the anthropological value of welfare actions and the use of multiple historical sources. It considers how the retreat of the welfare activity of the State, associated with a depopulation of the rural areas of the peninsula and a steady increase of poverty into social fringes that were previously not affected by economic problems, pushes us to investigate more carefully the dynamics that in the Ancien Régime gave shape to the support activities against indigence and poverty. This book will be of interest to academics and students working in economic history and social history.

Copertina

Paolo Bianchini – Marco Rochini (a cura di), La vocazione alla missione nella storia della compagnia di Gesù. Origine ed evoluzione delle indipetae (XVI-XIX secolo), Brescia: Morcelliana, 2023.

Il volume raccoglie i contributi della giornata di studi intitolata Le Litterae indipetae come fonte per la storia della Compagnia di Gesù: nuove prospettive di ricerca. Le indipetae, le lettere che i gesuiti scrivevano al generale per chiedere di essere inviati in missione, costituiscono una fonte dallo straordinario rilievo storiografico, che non ha eguali in altri ordini religiosi. Per la loro particolare natura, esse costituiscono un’espressione assai caratteristica delle strategie missionarie della Compagnia di Gesù e, al contempo, della spiritualità gesuitica, tanto da essere paragonate a un sismografo dell’Ordine, capace di restituirne gli orientamenti e le evoluzioni.

Il particolare taglio del volume, fondato sul lungo periodo e sull’analisi dei molteplici temi che emergono dalle indipetae e più in generale dalla corrispondenza epistolare dei gesuiti, consente di approfondire l’idea di missione della Compagnia, punto di osservazione privilegiato per comprendere la rilevanza dell’attività evangelizzatrice nella costruzione dell’identità gesuitica sul lungo periodo.

Copertina

Maria Vittoria Cerutti (a cura di), Allo specchio dell’altro. Strategie di resilienza di «pagani» e gnostici tra II e IV secolo d.C., Siena: Edizioni Cantagalli, 2023.

Nella tarda antichità gli “ultimi pagani” e gli gnostici si trovarono nella necessità di elaborare specifiche strategie argomentative per far fronte alla crisi causata dall’avvento e dalla diffusione del Cristianesimo e dal consolidarsi della “Grande Chiesa”.

I saggi offerti in questo libro indagano le pieghe di un pensiero, tardo ellenico e gnostico, che ripensa e rimodella se stesso, quasi “specchiandosi nell’altro”, a scopo di resistenza e di resilienza. In tal modo viene ad assumere valenze non tanto anticristiane, quanto piuttosto post-cristiane, offrendo così – pur nel rispetto dell’ineliminabile distanza storica – aspetti di affinità con il mondo contemporaneo post-cristiano.

Copertina

Francesca Minonne, Leggere per interpretare, interpretare per leggere. Il ruolo della grammatica nell’esegesi cristiana antica, Milano: Vita e Pensiero, 2023.

Il volume esamina le pratiche di lettura e di esegesi dei testi degli autori cristiani tra secondo e terzo secolo, in particolare Ireneo di Lione, Tertulliano, Giustino, Clemente Alessandrino e Origene. L’indagine è svolta in una prospettiva comparativa, volta a favorire il confronto con gli autori non cristiani contemporanei, Plinio il Giovane, Aulo Gellio ed Elio Aristide tra gli altri, per individuare gli aspetti condivisi e quelli specifici dell’ambito cristiano.

Il riferimento comune è lo schema della grammatica tradizionale greco-romana, elaborato da Dionisio Trace e successivamente codificato da Quintiliano e Apollonio Discolo. A partire dal concreto atto della lettura, prima e fondativa parte della τέχνη grammaticale, il volume approfondisce il ruolo degli strumenti grammaticali ai fini dell’ermeneutica delle Scritture, un aspetto decisivo dell’esegesi cristiana dei primi secoli. La lettura costituisce la base su cui si fonda l’interpretazione e quest’ultima a sua volta determina il modo in cui il testo biblico viene concretamente letto. Le modalità di lettura così delineate gettano nuova luce sul processo di costituzione del canone cristiano delle Scritture e sulle dinamiche dell’autodefinizione religiosa e intellettuale delle prime comunità cristiane nel variegato panorama culturale e sociale dell’epoca.

2022

Copertina

Marco Rochini – Giuliano Chiapparini, Manuale di agiografia. Fonti, storia e immagini della santità, Brescia: Morcelliana, 2022.

La scienza agiografica indaga le varie tipologie di fonti e testimonianze per ricostruire il culto dei santi dalle origini fino ai nostri giorni in tutte le sue dimensioni, che qui troviamo suddivise in sei parti.

La prima offre le coordinate terminologiche, fra teologia e linguistica, che permettono di comprendere il significato di “santa” e “santo”. La seconda è dedicata alle fonti agiografiche scritte – epigrafi, calendari liturgici, testi narrativi – e non scritte, dall’archeologia all’arte, dalla musica al cinema. La terza studia le caratteristiche e le funzioni dei santi: martiri, patroni, protettori e soccorritori, ognuno con un proprio grado di importanza, come testimonia il caso particolare del culto mariano. Seguono gli aspetti iconografici delle raffigurazioni dei santi – tutti con un proprio attributo – e quelli sensoriali, liturgici e devozionali, incarnati nell’adorazione delle reliquie, nella pratica del pellegrinaggio e nella tradizione delle feste liturgiche e civili. Da ultimo, sono analizzate le dimensioni storica e giuridica delle canonizzazioni, dall’età dei martiri sino al pontificato di papa Francesco.

Dal volume – corredato da un ampio apparato iconografico e da un glossario – emerge una storia ricca e particolareggiata delle vite dei santi: non solo modelli etici, ma manifestazioni tangibili di quella dimensione divina che si vuole possa incarnarsi nella storia dei singoli, trasformandola e proiettandola oltre la morte.

Copertina

Francesca Perugi, Storia di una sconfitta. Carlo Maria Martini e la Chiesa in Europa (1986-1993), Roma: Carocci, 2022.

Quale futuro per la Chiesa cattolica in Europa? Tra il 1986 e il 1993, mentre l’Europa cambiava il proprio assetto politico, Carlo Maria Martini fu presidente del Consiglio delle conferenze episcopali d’Europa e cercò di rispondere a questa domanda insieme ai vescovi di alcune grandi città europee, tra cui Godfried Danneels, Basil Hume e Karl Lehmann.

Il libro, attraverso documenti inediti, traccia il dibattito interno alla Chiesa cattolica europea su tre grandi temi: il dialogo ecumenico, il significato di 'nuova evangelizzazione' dell’Europa, l’attuazione della collegialità episcopale. Martini e il 'gruppo di San Gallo' trovarono infatti nel Consiglio delle conferenze episcopali d’Europa un luogo dove elaborare un progetto di Chiesa in dialogo con la modernità, senza atteggiamenti di condanna, capace di proporre una fede vissuta da cattolici adulti in una società plurale. Quella del gruppo di San Gallo rimase però una linea minoritaria, che trovò crescenti opposizioni nella curia romana fino a essere scartata come opzione per il futuro della Chiesa in Europa.

Copertina

Gian Luca Potestà (a cura di), Gioacchino da Fiore, Concordia del Nuovo e dell’Antico Testamento. Libri I–IV, Roma: Viella Libreria Editrice, 2022.

La Concordia del Nuovo e dell’Antico Testamento è l’opera forse più ambiziosa e innovativa di Gioacchino da Fiore, che vi sviluppa in dettaglio la propria teologia della storia. Gioacchino vi lavorò per oltre quindici anni, rivedendola continuamente.

Impresa totale perseguita ai limiti dell’ossessività, l’opera si presenta come una mappa dell’intera storia della salvezza riletta in prospettiva trinitaria, dalla Creazione sino agli eventi finali attesi come imminenti. Desumendo le proprie notizie sia dalla Bibbia sia dai racconti e dalle cronache di cui dispone, Gioacchino crea un affresco grandioso: un arsenale di schemi e figure apocalittici, di attese sabatiche, di convinzioni messianiche e istanze riformatrici della Chiesa e del monachesimo cistercense destinati a improntare le attese religiose, filosofiche e politiche dell’Occidente europeo fino ai nostri giorni.

2021

Copertina

Gian Luca PotestàDante in conclave. La Lettera ai cardinali, Milano: Vita e Pensiero, 2021.

Mentre inizia a Carpentras (primavera 1314) il conclave per scegliere il successore di Clemente V, Dante scrive ai cardinali italiani. Come un nuovo Geremia, lamenta l’avvenuto abbandono di Roma e li implora di trovare un’intesa contro i guasconi e lottare per un papa che chiuda la fase avignonese. L’appello prende forza dall’invettiva contro il defunto Matteo Rosso Orsini e il cugino Napoleone. L’antica inimicizia e le irriducibili divergenze fra i potenti cardinali romani avevano bloccato a lungo il conclave precedente, da cui era uscito infine eletto, a sorpresa, l’arcivescovo di Bordeaux (1305). Dante li rimprovera in quanto principali responsabili di quella scelta dannosa, frutto di calcoli infondati, puntigli ottusi, accordi sacrileghi, da lui rievocati in scatti rapidi e allusivi.

Il testo della Lettera, conservato in un solo manoscritto allestito dal giovane Boccaccio, è ricco di acrobazie sintattiche ed espressioni oscure. Creduto pieno di errori di copiatura, è stato sottoposto dai critici a correzioni spesso disinvolte e arbitrarie. Questo libro ritorna al testo tramandato e ne dà una nuova edizione il più possibile aderente ad esso.

Decifrando integralmente per la prima volta riferimenti a personaggi, vicende e scritti dell’epoca, l'autore recupera una fonte importante per la storia della Chiesa romana dall’abdicazione di Celestino V al primo decennio avignonese. Conoscitore disincantato di conflitti di poteri e dinamiche di corruzione nelle gerarchie, Dante incarna una figura nuova di intellettuale, di laico che nella Chiesa rivendica la parola in virtù della sua fede e conoscenza dei fatti.

Qui il poeta e letterato si presenta come profeta, fiero di proclamare da solo e dal basso ciò che tutti sanno, ma nessuno ha il coraggio di dire. Il testo non è un’esercitazione letteraria né una lettera aperta, ma un drammatico richiamo a non rassegnarsi e ad agire al più presto. Ricevuta e letta dai cardinali italiani, la Lettera offrì a Napoleone Orsini una traccia per la sua richiesta di aiuto rivolta poco dopo a Filippo il Bello: ultimo, vano tentativo di rovesciare l’esito di una prova ormai impari.

Copertina

Paolo Branca e Antonio CucinielloPer una fratellanza umana. Cristiani e musulmani uniti nella diversità, Roma: Edizioni Paoline, 2021.

A partire dal Documento sulla Fratellanza umana, firmato ad Abu Dhabi da papa Francesco e dal Grande Imam di Al-Azhar Ahmad Al-Tayyib il 5 febbraio 2019, il volume rilegge tale documento alla luce dei rapporti che la Chiesa cattolica ha stabilito con i musulmani, con particolare attenzione dall’inizio del pontificato di Francesco, promuovendo comprensione e rispetto reciproci.

Allo stesso tempo, vengono approfonditi i concetti di incontro e dialogo nella loro concreta fattibilità, affinché il Documento «diventi oggetto di ricerca e riflessione in tutte le scuole, università e istituti di istruzione e ricerca come contributo all’educazione delle giovani generazioni per il bene della pace e la difesa dei diritti degli oppressi e degli ultimi».

Copertina

Paolo BrancaAdab ’arabi. Pagine di letteratura araba dagli inizi ai nostri giorni, Milano: Edizioni Ares, 2021.

La vastissima produzione letteraria in lingua araba, in versi e in prosa, copre un periodo di tempo e un’area geografica d’impressionante ampiezza. Per la prima volta in lingua italiana questa antologia ne offre in forma rigorosa, ma accessibile a tutti, una visione d’insieme, non cioè limitata a un solo genere né a una determinata epoca.

Partendo dal periodo pre-islamico e giungendo fino alla realtà degli Stati nazionali moderni, con attenzione alle dinamiche storiche interne a questo mondo e ai suoi rapporti con le civiltà circostanti, questo safari porterà il lettore a scoprire i maggiori autori e le opere più significative di una delle compagini linguistico-culturali più complesse e affascinanti della letteratura mondiale.

Copertina

Antonio Cuciniello e Stefano Pasta (a cura di), Studenti musulmani a scuola. Pluralismo, religioni e intercultura (Biblioteca di Testi e Studi 1349), Roma: Carocci, 2021.

Quali domande pongono alla scuola italiana i bambini e i ragazzi, in particolare 'di seconda generazione', che professano la religione islamica? Come parlare dell’islam, contrastare l’analfabetismo religioso, l’islamofobia online e offline, prevenire le forme di radicalizzazione? Quali scelte didattiche sottolineano i punti di contatto e gli intrecci storico-religiosi fra Occidente e civiltà araboislamica? E ancora: che forma assumono festività, insegnamento e simboli religiosi alla prova del pluralismo sui banchi di scuola?

Il volume, promosso dal Centro di ricerca sulle Relazioni interculturali dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, intende rispondere a questi interrogativi. Nasce dal progetto PriMED – Prevenzione e interazione nello spazio trans-mediterraneo, che ha visto il coinvolgimento di 22 università (italiane e straniere) e il sostegno del ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca. Si tratta di una grande rete di cooperazione scientifica e culturale che ha unito studenti, ricercatori e docenti italiani e dei paesi dell’Organizzazione della conferenza islamica (OCI) con lo scopo di attivare una capillare opera di formazione sulle politiche dell’integrazione e sul contrasto alla radicalizzazione, sottratta a una visione esclusivamente securitaria e restituita a un’analisi più approfondita.

Dialogo interculturale, scambio, formazione e integrazione sono le parole chiave di questo viaggio tra le classi di una scuola che cambia, ma che non vuole rinunciare a educare alla cittadinanza.

2020

Copertina
Paolo Branca e Antonio Cuciniello (a cura di), Malattia, morte e cura. I musulmani e l’emergenza sanitaria (Quaderni CIRMiB 3), Milano: Vita e Pensiero, 2020.

L’emergenza sanitaria dovuta al Covid-19 ha avuto un forte impatto anche sui credenti e sulle comunità religiose di ogni culto. Oltre ad aver stravolto le pratiche religiose, ha riportato all’attenzione le tematiche della sofferenza e della morte, spesso rimosse dal progresso tecnico-scientifico e dalla privatizzazione delle comuni esperienze dell’ammalarsi e del morire. Queste ineludibili tappe dell’esistenza, i relativi fattori antropologici, sociali, giuridici e le implicazioni teologico-rituali, potrebbero renderci più consapevoli e responsabili di fronte alle emergenze, condividendo con colleghi, amici e vicini di casa, di qualsiasi convinzione e religione, il semplice ma eterno mistero del soffrire e del morire.

Questo volume, attraverso una raccolta di saggi e testimonianze, ha lo scopo di presentare come siano vissute tali esperienze nelle comunità di fede musulmana. È destinato al personale socio-sanitario, ai cappellani, ai volontari, ma anche alle autorità politiche e amministrative, a quanti si occupano in generale di immigrazione, e comunque a tutte quelle persone di ‘buona volontà’ che, trovandosi a contatto con la cura di fedeli musulmani, possono nell’opera di soccorso trovare occasioni inedite di incontro e dialogo e far nascere reti di solidarietà.

Copertina
Giuliano Chiapparini (a cura di), Clemente Alessandrino, Estratti da Teodoto. Frammenti delle perdute ipotiposi. Testo originale a fronte. Letture cristiane del primo millennio, Milano, Paoline Editoriale Libri, 2020.

Gli Estratti da Teodoto, qui editi per la prima volta in italiano, sono tredici Frammenti, redatti da Clemente di Alessandria in polemica con gli scritti dello gnostico Valentino di Roma e di Teodoto. Si tratta di documenti fondamentali per la conoscenza dello gnosticismo, il grande 'avversario' delle Chiese antiche, il cui studio è sempre più al centro delle ricerche sulle origini cristiane.

Il curatore, Giuliano Chiapparini, tra i massimi esperti di queste tradizioni religiose, attraverso un'ampia introduzione e un commento dettagliato a questi straordinari Frammenti, guida il lettore alla piena comprensione del loro retroterra, del loro significato e della loro fondamentale importanza.

2019

Copertina
Antonio Cuciniello, (San) Francesco e i musulmani. Incontro e dialogo, Torino: AnankeLab, 2019.

In occasione dell’ottocentenario (1219-2019) dell’incontro tra Francesco d’Assisi e il Sultano al-Malik al-Kāmil, il presente volume si pone l’obiettivo di ripercorrere sia tale visita sia i rapporti di Papa Francesco con i musulmani dall’inizio del suo pontificato. Trasversalmente a queste due tematiche vengono affrontati i concetti di incontro e dialogo, nella loro potenzialità ed effettiva fattibilità.

In un momento storico come quello che stiamo vivendo, la promozione della mutua comprensione e il rispetto fra le diverse religioni, evidenti nella valenza simbolica del gesto del Santo di Assisi e nell’impegno di Papa Francesco, non rappresentano sforzi inutili. Al contrario, oggi più che mai sono indispensabili per prevenire, soprattutto tra le giovani generazioni, derive radicali.

Con Prefazione di Fr. Francesco Patton OFM – Custode di TerraSanta.

Copertina
Gian Luca Potestà, Marco Rizzi (a cura di), L’anticristo. Testo latino a fronte. 3: La scienza della fine. Testi dal XIII al XV secolo, Milano: Mondadori, 2019.

È il Nemico supremo, che minaccia il cosmo, la cristianità, il Signore stesso. Preannunciato nelle Lettere di Giovanni e incastonato nella Trinità del Male dell'Apocalisse, è «inventato» da Ireneo, Ippolito, Tertulliano e Origene. Poi, dilaga nell'immaginazione del Medioevo. Questo terzo e ultimo volume completa la serie dedicata a quella che è forse la leggenda più grande dell'Occidente medievale: il Figlio della perdizione, colui che precede la seconda venuta di Cristo alla fine dei tempi. I secoli dal XIII al XV vogliono fare «scienza» del suo avvento.

Pietro d'Ailly, per esempio, predica la concordanza quasi perfetta di astronomia e storia, elaborando un calcolo complesso per collocare la venuta dell'Anticristo attorno all'anno 1789 - quello della Rivoluzione francese - e sostenere che «a quei tempi secondo gli astronomi ci sarà un cambiamento di religione, e secondo loro dopo Maometto ci sarà qualcuno potente che stabilirà una legislazione vergognosa e fondata sulla magia, perciò si può credere con verosimile probabilità che dopo la religione di Maometto non ne arriverà nessun'altra, se non la legge dell'Anticristo».

Chi è, infatti, l'Anticristo per gli studiosi del tardo Medioevo? È un eretico, un giudeo, un musulmano? O, addirittura, il papa di Roma, come suggeriscono tra gli altri Pietro di Giovanni Olivi e Ubertino da Casale, nonché l'inglese John Wyclif? Per scoprirlo, il Medioevo mette in campo tutta la sua scienza. Da un lato, decide che l'Anticristo è già nato. Dall'altro, cerca di costruirne la biografia, e impiega l'esegesi biblica (cioè la «scienza» della Bibbia) e la «scienza» astrologica per discuterne l'avvento.

Così, Bernardino da Siena inscena, a partire dalla bolla «Exiit qui seminat» di Niccolò III, e dall'Apocalisse, un grandioso «concilio dei diavoli convocato da Lucifero in persona», in cui Ammone, il Diavolo dello sterminio, Belzebù e Asmodeo gli riferiscono «su quanto stanno mettendo in opera per preparare la venuta dell'Anticristo». Asmodeo viene poi incaricato di recarsi in paradiso a chiedere giustizia. Mentre Ruggero Bacone raccomanda l'uso della matematica per determinare il quando, il dove e il come l'Anticristo sorgerà. Abbiamo dunque sotto gli occhi un libro affascinante, che presenta gli incubi del Medioevo con chiarezza esemplare.

Chiesa e Islam in Italia, copertina

A. Angelucci, M. Bombardieri, A. Cuciniello, D. Tacchini (a cura di), Chiesa e Islam in Italia. Incontro e dialogo, Bologna: Edizioni Dehoniane 2019.

Il volume, che si inserisce tra le iniziative promosse dall'Ufficio ecumenismo e dialogo interreligioso della Conferenza episcopale italiana, si propone di illustrare e favorire l'incontro e il dialogo tra cristiani e musulmani. La comprensione dell'islam in Italia — spiegano gli autori — passa attraverso la conoscenza delle organizzazioni musulmane, del diritto ecclesiastico, della figura dell'imam, ma anche tramite l'incontro concreto nei luoghi della vita: la comunità, la scuola, l'oratorio, il carcere, l'ospedale. Senza dimenticare la dimensione quotidiana dell'islam — dalle regole alimentari alle feste — e l'attenzione concreta nei confronti dei poveri.

Prefazione del cardinale Gualtiero Bassetti, postfazione di monsignor Ambrogio Spreafico e Cristiano Bettega.

Sommario

Prefazione (G. Bassetti).

I. Parametri per la comprensione dell’islam in Italia.

1. Organizzazioni musulmane e diritto ecclesiastico italiano (A. Angelucci). 
2. La figura dell’imam dall’islam classico alla situazione italiana contemporanea (D. Tacchini). 
3. La visita alla comunità islamica «di prossimità» (A. Ferrari – V. Ianari).

II. Convivere in fraternità.

4. La scuola e i musulmani: una sfida interculturale (A. Cuciniello). 
5. Musulmani all’oratorio (A. Negri). 
6. Musulmani in carcere (I. De Francesco). 
7. Incontrare i musulmani in ospedale (I. De Francesco).

III. Interpretare l’islam nel quotidiano.

8. Islam: regole alimentari, digiuno e feste (A. Cuciniello — M. Rizzi). 
9. La questione delle immagini nell’islam (M. Bombardieri). 
10. La zakāt. L’islam e la concreta attenzione nei confronti dei poveri (S. Paternoster).

IV. Temi a margine.

11. Troppa accoglienza? Dati e spunti per discutere di immigrazione, asilo, solidarietà (M. Ambrosini).

Postfazione (A. Spreafico – C. Bettega).

2018

Ordinare il mondo, copertina

T. Leonardi, M. Rainini (a cura di), Ordinare il mondo: diagrammi e simboli nelle pergamene di Vercelli, Milano: Vita e Pensiero 2018 (Dies Nova 3).

M. Rainini, I rotoli dei diagrammi di Vercelli fra Gioacchino da Fiore e Dolcino da Novara, pp. 233–263.

La pubblicazione del volume è stata realizzata nell’ambito del progetto di ricerca D.3.2., diretto dal prof. Potestà, Crisi dell’eurocentrismo e futuro dell’umanesimo europeo. Prospettive storico-culturali, religiose, giuridiche ed economico-sociali.

La ricerca storica degli ultimi decenni ha scorto in modo sempre più nitido l’importanza e la diffusione, durante il Medioevo, di schemi simbolici e di rappresentazioni diagrammatiche. Un caso emblematico è costituito dalla raccolta di diagrammi conservati nei rotuli di pergamena dell’Archivio Capitolare di Vercelli.

Questo volume li rende oggetto di studio, ampliando lo sguardo dalla semplice spiegazione di essi alla ricerca dei modelli, degli autori e delle circostanze storiche della produzione. Ben oltre la loro funzione di schemi utili alla memorizzazione di dati, queste figurae rivelano finalità più elevate. Secondo le modalità simboliche proprie di quel tempo, le rappresentazioni diagrammatico-figurative mirano a illustrare l’ordine della creazione, del mondo e della storia: per comprenderlo, meditarlo e delineare alla luce di esso percorsi possibili di crescita spirituale e morale e disegni ecclesiastici, sociali e politici volti al futuro.

Prevenire la corruzione, copertina

N. Parisi, G.L. Potestà, D. Rinoldi (a cura di), Prevenire la corruzione. Questioni e modelli emergenti tra diritto, etica ed economia, Napoli: Editoriale Scientifica 2018 (Res Incorrupta 1).

Il volume affronta in prospettiva interdisciplinare e comparatistica (fra economia, diritto, etica, filosofia) il fenomeno sistemico della corruzione, mettendo l’accento sui mezzi preventivi per combatterla: la via nuova per un moderno contrasto, da aggiungersi all’azione tradizionale esclusivamente repressiva. Si tratta di mezzi che sono di recente formulazione sul piano internazionale e che con grande fatica (e non poche polemiche) si vanno approntando e affinando in Italia.

Per queste ragioni non si sono voluti disperdere, anzi si sono aggiornati gran parte degli interventi presentati in materia al Convegno tenutosi a Milano, in Università Cattolica, il 16-17 marzo 2017.

Luigi Pizzolato, Praerogativa. Storia e suggestioni di una parola latina nel mondo antico, Milano: Vita e Pensiero 2018 (Studia Patristica Mediolanensia 30).

I concetti teologici, o in senso lato religiosi, sono spesso diventati nel corso del tempo categorie politiche, costituendo l’ossatura di quella “teologia politica” che Carl Schmitt aveva delineato, dentro la quale categorie politiche non sono altro che categorie religiose secolarizzate. In età antica poteva peraltro succedere che i fatti religiosi fossero interpretati e declinati secondo categorie politiche, come Erik Peterson ha esemplarmente mostrato nel suo Monoteismo come problema politico.

I due procedimenti non sono però in contrapposizione: la società antica era nelle sue basi religiosa e quindi ogni idea o istituzione fondamentali nascevano dalla religione o venivano filtrate attraverso essa, anche la categoria o le istituzioni politiche che a noi sembrano ad essa estranee. Di queste interferenze è un esempio particolarmente significativo il termine latino praerogativa, di cui il volume ripercorre la storia tra le prime manifestazioni scritte e i secoli del tardoantico.

Gian Luca Potestà, Le Dernier messie. Prophétie et souveraineté au Moyen Âge, G. Marino (trad.), Paris: Les Belles Lettres, 2018.

Per approfondire

Étienne Anheim, Les ruses de l'Apocalypse, Cahier du «Monde», No 22724, 2 février 2018, p. 11:

Dans une célèbre épître, l’apôtre Paul mettait en garde les Thessaloniciens contre l’idée d’un retour imminent du Christ. Le Messie ne reviendrait que lorsque «le Fils de la perdition», pour l’heure «retenu», serait libéré, rendant l’Apocalypse inéluctable. Ces propos énigmatiques sont à l’origine d’une tradition prophétique médiévale que retrace Gian Luca Potestà, professeur d’histoire du christianisme à l’université catholique de Milan.

2017

The Fourth Lateran Council: Institutional Reform and Spiritual Renewal. Proceedings of the Conference Marking the Eight Hundredth Anniversary of the Council, Organized by the Pontificio Comitato Di Scienze Storiche (Rome, 15-17 October 2015), Gert Melville and Johannes Helmrath (eds), Affalterbach: Didymos-Verlag, 2017.

Dal sito dell'editore:
Il IV Concilio Lateranense fu decisamente uno degli eventi più significativi del Medioevo e in generale della Storia della Chiesa. Convocato da Innocenzo III nel 1215, esso rappresenta insieme al Concilio di Trento e al Concilio Vaticano II il più importante concilio a partire dall’antichità.
Il volume raccoglie in una concentrazione, sino ad ora unica nel suo genere, diciotto contributi di esperti internazionali di scienze storiche, di teologia e di storia del diritto. Lo spettro tematico si estende dall’organizzazione del concilio alla sua concezione dogmatica e ecclesiologica, alla vita religiosa del clero e dei laici, al monachesimo, ma anche ai rapporti fra la Chiesa e gli eretici, gli ebrei e i mussulmani.

Gian Luca Potestà, La condanna del libellus trinitario di Gioacchino da Fiore: oggetto, ragioni, esiti, pp. 203-224.

Storie di giustizia riparativa. Il Sudafrica dall'apartheid alla riconciliazione, a c. di Gian Luca Potestà, Claudia Mazzucato, Arturo Cattaneo, Bologna: il Mulino, 2017.

La Commissione per la verità e la riconciliazione, presieduta da Desmond Tutu, ha contribuito in modo significativo al consolidamento dell’assetto civile del nuovo Sudafrica, mostrando concretamente la possibilità del superamento dell’apartheid «sulla base della comprensione invece che della vendetta, della riparazione invece che della punizione, dell’ubuntu (cioè dell’abbraccio e della riconciliazione) invece che della vittimizzazione» (dalla Costituzione provvisoria sudafricana). Un’esperienza esemplare di giustizia riparativa, in cui le tradizioni locali sono state valorizzate in una prospettiva differente e complementare rispetto al tradizionale approccio punitivo ai comportamenti criminali.

A vent’anni di distanza, il volume offre un bilancio di quel passaggio risultato decisivo per la pacificazione e democratizzazione del paese: delinea il percorso storico che condusse alla fine del regime dell’apartheid e alla nascita della Commissione; affronta questioni di rilevanza giuridica quali il nesso problematico fra riconciliazione e perdono, l’amnistia, la punibilità dell’incitamento all’odio; dà infine la parola a protagonisti e testimoni di primo piano della resistenza all’apartheid, dei lavori della Commissione e del lungo e faticoso percorso verso un nuovo Sudafrica.

Scritture sacre. Testi, storia, interpretazioni, a c. di Gian Luca Potestà e Marco Rainini, Milano: Vita e Pensiero, 2017.

Ebraismo, cristianesimo e islam sono spesso identificate come le religioni del Libro. Eppure la teologia che le struttura, così come i profondi mutamenti che, all'interno di ciascuna religione, ne hanno segnato il rispettivo cammino storico, attestano significati polifonici, quando non addirittura equivoci e contrastanti di ciò che va inteso come 'sacra scrittura' (e degli usi che se ne devono o possono fare). Nel nostro tempo, proprio le religioni sono tornate al centro della scena, spesso a motivo della radicalizzazione del significato del loro testo sacro, che ha assunto forme ora di fondamentalismo, ora di radicalismo o fanatismo.

Il volume, frutto dei lavori svolti durante la Summer School del Dipartimento di Scienze Religiose dell’Università Cattolica, intende percorrere e leggere, attraverso gli strumenti della storia, della filologia e della sociologia, gli snodi principali di un percorso ideale che, dalla codifica della Bibbia ebraica, arriva ai conflitti che oggi interessano territori e culture più o meno distanti dai confini dell'Europa.

Comprendere storicamente che cosa significhi o abbia significato ‘leggere le Scritture’ aiuta a capire come i testi sacri delle grandi tradizioni religiose possano agire quali fattori di potenziamento e di radicalizzazione dei conflitti, ma certamente anche di comprensione tra i popoli e di dialogo interculturale.

Il convento di Santa Maria delle Grazie a Milano: una storia dalla fondazione a metà del Cinquecento. Atti del convegno di studi, Milano, 22-24 maggio 2014 («Memorie domenicane», 47), a c. di Stefania Buganza e Marco Rainini, Firenze: Narbini, 2017.

Scheda del libro

La costruzione e i primi decenni di attività del convento di Santa Maria delle Grazie costituiscono problema storico di notevole rilevanza sotto molti profili. L’aspetto storico artistico, più evidente e spesso richiamato, attende ancora approfondimenti puntuali e ricerche archivistiche approfondite. Il ruolo di primo piano dei frati Predicatori a Milano, e da Milano, in quegli anni rappresenta inoltre non solo una necessaria premessa a questi sviluppi, ma anche, di per sé, un campo d’indagine straordinariamente interessante e tuttavia largamente inesplorato.

Il convegno ha sottoposto a verifica questi problemi, mettendo in contatto — sin dalla preparazione — studiosi di diverse discipline, per giungere a un quadro il più possibile organico, in grado di comprendere maggiormente lo straordinario cantiere teologico, artistico e letterario delle Grazie, e la sua rilevanza per la spiritualità e la storia religiosa degli anni del suo primo sviluppo.

Paolo Branca, Myrna Chayo, Moulay Zidane El Amrani, Nati da Abramo («Ecumenismo»), Bologna: Marietti 1820, 2017.

Scheda del libro

Il libro raccoglie le testimonianze di tre persone che per circostanze della loro vita e della loro professione vivono concretamente il dialogo interreligioso e interculturale, mostrando che è possibile superare le molte ristrettezze solitamente prevalenti attorno a questo tema: superficialità buonista e ostilità preconcetta.

Il valore di queste pagine attinge all’esperienza viva e sofferta di donne e uomini in carne e ossa, paradossale e contraddittoria, com’è normalmente la vita di ognuno. Dalle loro voci emerge qualcosa di nuovo. Non sono tutte rose e fiori, ma neppure catastrofi apocalittiche. È un viaggio arduo e complesso che ha nel suo orizzonte un possibile riavvicinamento e lascia spazio alla speranza. Shalom, Salam, Pace.

Raffaella Perin, La radio del Papa. Propaganda e diplomazia nella seconda guerra mondiale, (Studi e Ricerche), Bologna: il Mulino, 2017.

Il libro delinea la storia di Radio Vaticana, dalla sua origine alla fine della seconda guerra mondiale. Seguendo il triplice filone della diplomazia, della propaganda, dell'apostolato, fa emergere così, da una prospettiva inedita, il complesso rapporto che la Santa Sede intrattenne con i totalitarismi e con le democrazie, e il suo atteggiamento nei confronti della Shoah e dell'antisemitismo.

Attraverso la ricostruzione dei testi delle trasmissioni nelle diverse lingue, sono approfondite le relazioni dell'emittente con i pontefici e la Curia romana, caratterizzate fra l'altro dagli spazi di autonomia che alcune rilevanti figure di speaker radiofonici seppero conquistarsi.

Paolo Branca, Papa Francesco e il dialogo cristiani-islamici. Non settari né omologati, Assisi: Cittadella Editrice, 2017.

È ridicolo, se non aberrante, pensare a Dio come a Qualcuno che abbia nella Sua agenda l'obiettivo di 'vincere'. La Sua onnipotenza si ferma di fronte alla nostra libertà, chiamata semmai a essere 'convinta', o meglio 'avvinta', in una genuina esperienza religiosa. L'interiorità di quest'ultima è palesemente secondaria o del tutto assente in quasi tutto ciò che si pretende di dire o di fare in Suo nome.

Il fine non può che essere l'uomo, vale a dire un'umanità fatta di volti e di storie uniche e irripetibili, al servizio della quale ogni occasione dovrebbe apparirci come una suprema grazia dataci non tanto per dimostrare che stiamo dalla parte giusta, ma da quale parte ci situiamo nell'eterno e irrisolvibile confronto fra bene e male, luce e tenebre, vita e morte.

Paolo Branca, Islamismo, Milano: Editrice Bibliografica, 2017.

Islam politico, radicale, integralista, fondamentalista: dietro queste definizioni generiche e talvolta improprie si cela una galassia di sigle e movimenti che affondano le loro radici nella storia dei paesi islamici e delle loro relazioni sia reciproche sia con l’Occidente. Anche senza considerare le manifestazioni del terrorismo di matrice musulmana, le migrazioni e la globalizzazione fanno sì che l’instabilità e le vicissitudini di un mondo 'prossimo' siano pure affare nostro, e tra i meno facilmente gestibili.

Mettere un po’ d’ordine fra fenomeni, gruppi, protagonisti e ideologie che stanno alla base di tale nebulosa può aiutare a immaginare possibili gestioni più efficaci del problema o almeno ad evitare grossolani errori di valutazione e d’intervento che purtroppo non sono mancati.

2016

2015

2014

2013

2012