Università Cattolica del Sacro Cuore

Parole di cura o cura delle parole?

 27 febbraio 2017 img_paroledicuraok.jpg

II edizione di “Medicina Narrativa” – Anno 2017
Abitare le vulnerabilità della vita con la narrazione e la scrittura di sé

Lunedì 27 febbraio 2017
Lunedì 6, 13, 20, 27 marzo 2017
Lunedì 3, 10 aprile 2017

Sala Chizzolini, ore 14.30-16.30
Via Trieste, 17 - Brescia

Iscrizione gratuita fino esaurimento posti.
Iscrizione oline al link: https://goo.gl/KgIvMA

“Tutti i dolori sono sopportabili se li si inserisce in una storia o si racconta una storia su di essi”.
Karen Blixen

Dott.ssa ORNELLA HOLZKNECHT
Pedagogista Clinico, Dottore di Ricerca in Scienze della Formazione e della Comunicazione, Professional Counsellor, Autobiographical and Narrative Counselor - Therapeutic Writing

L’attitudine cognitiva ed emotiva a narrare è un istinto per l’uomo e per la donna, in qualsiasi momento esistenziale, perché il racconto, soprattutto quello scritto, aiuta ad organizzare, a disporre e ad ordinare i comportamenti e i gesti quotidiani.
Avventurarsi nella memoria significa far vivere la potenzialità pedagogica e terapeutica dell’atto narrativo per esprimere non solo la ricomposizione del proprio percorso esistenziale ma anche per concedersi l’opportunità di farsi dono a chi ascolta, a chi legge, per abitare le vulnerabilità della vita con quell’esercizio di cura non destinato alla solitudine e alla lontananza ma alla pratica sociale, alla consapevolezza di essere una persona che si fa tramite con/per l’altro.
La cura della parola risiede nell’esperienza dell’individuo e l’etica della parola può concretizzarsi nel saper dimorare con finezza il mondo delle relazioni, luogo privilegiato ed esclusivo dell’incontro con la storia di vita dell’altro.
Cosa accade, dunque, quando il Professionista che cura la storia fisica, emotiva, mentale e spirituale della persona mette in campo la propria competenza e si interroga sulla qualità della relazione tra la propria storia professionale e la storia di vita incontrata?
E’ possibile far conciliare l’applicazione di tecniche scientifiche, metodi clinici e pratiche educative, con il bisogno di umanizzazione che l’incontro con la storia di vita richiede?
Come si impara a stare nelle storie di vita che cercano ri-composizioni, assestamenti, orientamenti, riscatti o silenzi per accomiatarsi dal mondo?
Il ciclo di seminari si propone di rispondere a questi interrogativi, anche con le parole vissute e scritte da coloro che autobiograficamente condividono saperi e pratiche a servizio della salute e del benessere proprio e altrui. Attraverso la prassi artistica ed etica della Medicina Narrativa, si cercherà di esplorare il rapporto prezioso che lega arte e medicina nel tentativo di rivisitare, con la parola scritta, il complesso universo umano nelle sue emozioni più interiori e profonde, che spesso accompagnano le fragilità e le ferite esistenziali e che, a volte, fanno dimenticare di aver vissuto, fanno dimenticare di essere vivi.
Iscrizione gratuita fino esaurimento posti.

La locandina (pdf)