Università Cattolica del Sacro Cuore

I due leader pentiti ma delle proprie idee

Dice Fini che non era vero, non fu Mussolini il più grande statista del secolo passato, come credeva qualche anno fa. Meglio De Gasperi. Dice Bossi che le frasi volgari sul tricolore e i suoi usi igienici sono sbagliate anche loro, e non si riconosce più in quel che affermò nel comizio del ´97. Diceva Churchill: solo gli dei e gli imbecilli non cambiano mai idea. Che i nostri prodi non fossero degli dei lo abbiamo sempre saputo. Ci fa piacere apprendere che non sono nemmeno degli imbecilli. Pensano, capiscono, cambiano, crescono. Bravi. Fini è laureato in pedagogia, Bossi avrebbe studiato medicina. Tutt´e due ne sapranno qualcosa di psicologia e oggi saranno orgogliosi di sé. Superare le fissazioni infantili è un passaggio fondamentale verso la maturità. L´uno esce dall´ombra del padre, l´altro dalla passione per la coprolalia. La parola è difficile, ma ci siamo capiti. Però, quanti anni hanno? Ci voleva davvero tanto tempo? D´accordo, meglio tardi che mai. Però, via, non era meglio controllarsi un poco qualche anno fa ed evitare di mostrare in piazza la lentezza del proprio processo di maturazione? È vero, non si può far politica rispettando l´aurea massima che a tacere non si sbaglia mai. Però se si deve parlare è opportuno non dir cose di cui poi ci si deve pentire. Vero è pure che i nostri sono in ottima compagnia nella politica italiana. Il buon Bobo di Staino, il comunista militante più tenero che ci sia, in una vignetta, interpellato dalla figlioletta su che fosse accaduto il tal giorno, rispondeva: non ricordo, ma sicuramente abbiamo già fatto autocritica. Infatti Veltroni a suo tempo ha spiegato che si iscrisse al partito comunista da anticomunista. E Staino per parte sua deve avere da qualche parte quel libretto di lodi all´Albania di Henver Hodja cui collaborò tanto tempo fa, se la memoria e una possibile omonimia non ingannano. Sì, viviamo in tempi calamitosi. Basta distrarsi un attimo e Scalfaro da alfiere della destra democristiana e, ovviamente, fascista, te lo ritrovi bandiera della democrazia. Il professor Giovanni Sartori che nel 1976 era scappato a insegnare negli Stati Uniti perché dai propri studi aveva dedotto la prossima conquista del potere da parte dei rossi, oggi è l´ascoltato guru della sinistra. E i volantini della Lega d´una volta contro i fascisti? E le invettive di Pannella prima di allearsi col Cavaliere nel 1994? Solo Cossiga non lo acchiappi mai. L´hai appena inchiodato a una contraddizione che ti sguscia in un´altra. Conobbi una volta un anziano professore austriaco cacciato dalla cattedra dai nazisti. Diceva di chi aveva preso allora il suo posto e si professava ora liberale: si può cambiare idea una volta nella vita. Churchill non metteva limiti, come abbiamo visto, ma non credo la pensasse al fondo tanto diversamente da quel vecchio splendido signore. Fini e Bossi siete avvertiti. E d´ora in poi siate seri. O almeno, se proprio non ci riuscite, …stateve accuorti! Il gatto e la volpe si credevano tanto furbi e imbrogliarono una volta l´ingenuo Pinocchio. Ma alla fine erano là a chiedere l´elemosina. Magari di qualche voto.

24/01/2002