Università Cattolica del Sacro Cuore

Primo Congresso Internazionale di Studi ermeneutici su simbolo, mito e “modernità dell’antico” nella letteratura italiana e nelle arti dal Rinascimento ai giorni nostri

 26 ottobre 2015

Milano, Università Cattolica del Sacro Cuore, 1 - 2 dicembre 2015

L’ «ermeneutica della “modernità dell’antico”» è un filone pressoché ancora pionieristico negli studi della letteratura italiana e delle arti, il cui intento è quello di arrivare a scoprire il significato recondito di opere letterarie e artistiche laddove altri approcci interpretativi si sono rivelati fallimentari o insoddisfacenti.

La sua peculiarità è quella di avvalersi – una volta acquisiti tutti i risultati degli studi storico-critico-filologici – delle fonti antiche della mitologia e della religiosità pagana, nonché dell’eresiologia, come chiavi interpretative di opere letterarie e artistiche sapientemente concepite come degli enigmi eruditi e costruite con la struttura semantica stratificata dello scrigno, ovvero del palinsesto. Riuscire ad aprire il coperchio dello scrigno, ovvero a raschiare la scriptio superior delle immagini («Ut pictura poësis»), per arrivare poi a scoprire il significato in esse sapientemente velato nella scriptio inferior, è il suo obiettivo prioritario.

Se concepite con la struttura dello scrigno-palinsesto, le immagini sono in definitiva dei simboli. “Uno fatto da due”, infatti, è il significato del termine σύμβολον (in Platone, Simposio, 16, 191D). Ne consegue che se un’immagine è un simbolo, significa anche altro. È, in altri termini, un’immagine sensibile “abitata” da un’idea che le conferisce un significato ulteriore e diverso. Da un’idea che, nel caso di opere concepite nella prospettiva attualizzante della “modernità dell’antico”, è un’idea metafisico-religiosa informata a concezioni e a fonti antiche della mitologia, ovvero della religiosità pagana (preferibilmente non omerico-olimpica, bensì anti-olimpica, arcaica, misterica, mediterranea e non mediterranea), nonché dell’eresiologia. L’ermeneuta della “modernità dell’antico” – che non è un mero descrittivista-analitico-empirico – attraverso la sua ricerca investigativa dovrà sagacemente riuscire a individuarla e a dimostrarla.

Il "Primo Congresso Internazionale di Studi ermeneutici su simbolo, mito e modernità dell’antico nella letteratura italiana e nelle arti dal Rinascimento ai giorni nostri" vuole essere un’occasione per far conoscere l’approccio ermeneutico della “modernità dell’antico” e nel contempo uno stimolo per indirizzare altri studi futuri in questa medesima direzione, ancora pressoché inesplorata, ma che lascia prefigurare scenari ermeneutici inediti, nonché interessanti.

Per maggiori informazioni consultare il sito http://convegni.unicatt.it/ermeneuticasimbolomitoemodernitadellantico