Università Cattolica del Sacro Cuore

Seminario permanente dei ricercatori - anno 2016/2017

 22 marzo 2017

LA LIBERTÀ RELIGIOSA MATRIMONIALE
Anna Sammassimo

L’ordinamento italiano ammette, oltre al cd. matrimonio civile “laico”, una serie di matrimoni civili non laici altrimenti chiamati dalla dottrina ecclesiasticistica matrimoni religiosamente celebrati o matrimoni celebrati con effetti civili davanti a ministri di culto. Non si tratta di una semplice pluralità di modelli di nozze civilmente validi ma di una vera e propria “politipia” che riconosce e tutela l’atto di esercizio positivo della libertà religiosa dei singoli, “sostenuto” dalla disponibilità di una confessione religiosa a prestare concreta collaborazione al procedimento di trascrizione.

La differenza normativa che si registra tra il diritto di famiglia posto per l’indistinta generalità dei nubenti e lo specifico settore matrimoniale “religioso” non è il retaggio di un confessionismo di Stato ormai superato né un problema esclusivamente contingente e transitorio. È, invece, la conseguenza dell’articolato sistema di garanzie peculiari che la Costituzione italiana riserva alle manifestazioni della libertà di religione. È, in altri termini, attuazione di quel principio di laicità aperto ad operare, anche de jure condendo, come fondamentale parametro di legittimità di tutte le leggi – presenti e future, generali o speciali, unilaterali o negoziate – di un ordinamento autenticamente democratico.

La relazione cercherà di mettere a fuoco la reale portata ed i possibili sviluppi di tale sistema, anche alla luce del fatto che le sempre nuove sfide determinate dalla crescente mobilità e complessità sociale fanno della libertà matrimoniale un elemento catalizzatore di problematiche ben più ampie. Esse investono non solo la mera individuazione di un modello di laicità “politicamente corretto” che garantisca il soddisfacimento delle istanze religiose individuali e collettive nel rispetto dei valori costituzionali ma pure la verifica della “congrua” misura di intervento normativo statale in una società pluralista.

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