Università Cattolica del Sacro Cuore

Sempre pronto a difendere in prima persona la Chiesa


Se la misura di un uomo si trova nei momenti del dolore e delle difficoltà, non vi è dubbio che il professor Bausola abbia saputo offrirla ben alta di sé. Da alcuni anni una dolorosa malattia, che egli conosceva incurabile, lo attanagliava, e costringeva a frequenti ricoveri ospedalieri, a pesanti cure, a una condizione quasi permanente di fatica e sofferenza. Eppure egli non ha mai abdicato in questo periodo ai suoi doveri di docente, e l´ha saputa sopportare con grandissima dignità, senza illusioni e senza disperazioni, cristianamente accettando la difficile prova. E recuperando anzi, appena la sofferenza si allentava, quell´ironia che gli intimi ben gli conoscevano.

Come pure senza mai perdere quella acutezza di giudizio disincantata sugli uomini e le cose che era un tratto specifico del suo carattere, e che l´aveva molto aiutato a governare la stessa Università Cattolica per 15 lunghi e complicati anni, portandola fuori da una difficile situazione di lacerazioni interne e di difficoltà economiche, accompagnandone la crescita ininterrotta di studenti, docenti, facoltà e iniziative culturali.

Lasciandola così più grande e rafforzata. Ne aveva altresì tutelato il prestigio all´esterno, salvaguardandone rigorosamente l´indipendenza rispetto a ogni sollecitazione politica, come all´interno la libertà di ricerca degli studiosi che vi lavoravano nel segno di una comune ispirazione cristiana.  Uomo schivo, prudente, intelligentissimo e colto, sapeva affrontare le situazioni più difficili con impeccabile padronanza di sé, per quanto questa gli potesse interiormente costare; senza mai farsi dominare nelle scelte dalla malevolenza anche nei confronti di chi sapeva non essergli particolarmente amico. Ché anzi erano piuttosto coloro i quali gli erano più vicini a dover temere il suo scrupolo di apparire parziale nei loro confronti.

Non si era mai sposato, e aveva dedicato tutta la sua vita allo studio e all´Università, con un impegno ininterrotto speso quasi interamente presso la Cattolica, fin da quando aveva iniziato la sua carriera sotto la guida prestigiosissima di Sofia Vanni Rovighi, alla cui memoria rimase sempre legatissimo e alla cui sensibilità culturale aveva educato anche i propri allievi. Mancherà agli amici, ma sarà rimpianto da tutti per lo stile e l´equilibrio dimostrati in una vita intera.

Mancherà certo anche alla Chiesa italiana per la disponibilità a impegnarsi generosamente e in prima persona in ogni iniziativa in cui la sua competenza venisse richiesta o il suo parere sollecitato.


29/04/2000