Università Cattolica del Sacro Cuore

La «politica pura»

 17 dicembre 2019

La «politica pura». Il laboratorio teorico di Gianfranco Miglio in un volume curato da Damiano Palano

 

Un nuovo volume – ospitato nella collana «Ricerche. Scienze politiche» dell’editrice Vita e Pensiero e curato da Damiano Palano – torna a esplorare le molteplici direzioni in cui si mossero le ricerche dello studioso comasco e riporta al centro della discussione il suo specifico «realismo».

 

 

Nella sua carriera Gianfranco Miglio (1918-2001) percorse sentieri inesplorati e formulò ipotesi eterodosse, muovendosi progressivamente dallo studio delle origini del diritto internazionale alla storia delle dottrine e delle istituzioni politiche, fino alla Begriffspolitik: una «politologia concettuale» ispirata a grandi maestri come Ferdinand Tönnies, Max Weber, Gaetano Mosca, Vilfredo Pareto e Carl Schmitt. Ed è anche la libertà che sperimentò nel suo laboratorio teorico – quella stessa libertà che lo fece apparire a lungo come un personaggio scomodo, irritante e solitario – a fare oggi di Miglio una sorta di moderno classico.

 

La principale divisa teorica di Miglio – che per trent’anni, dal 1959 al 1989, fu preside della Facoltà di Scienze politiche dell’Università Cattolica e che compì la propria intera carriera accademica nell’Ateneo di Piazza Sant’Ambrogio – fu senza dubbio quella del realismo: un realismo che riteneva un presupposto metodologico insostituibile per investigare i fenomeni politici. Partendo da simili premesse Miglio giunse a delineare il progetto di una «teoria pura» della politica, in cui il riferimento alla ‘purezza’ non alludeva certo a una limpidezza morale o ad altre qualità che la politica avrebbe dovuto mostrare.

 

‘Civettando’ con Hans Kelsen, ma anche con la reine Soziologie di Ferdinand Tönnies, Miglio riteneva infatti che la teoria «pura» della politica dovesse cogliere la radice più profonda (e ineliminabile) delle relazioni di potere. Naturalmente era ben consapevole del peso che esercitano in politica elementi ‘culturali’ come le grandi costruzioni dottrinarie e le «finzioni», di cui lo «Stato (moderno)» era ai suoi occhi la paradigmatica esemplificazione, ma rifiutava di ridurre la politica e le sue dinamiche a elementi ideologici, economici, morali.

 

Come tutti i grandi realisti, tendeva anzi a ritenere che le «regolarità» dei fenomeni politici discendessero dai tratti immutabili della «natura umana» e dunque dalla struttura originaria del rapporto di «obbligazione politica». E proprio sulla base di una simile convinzione elevò l’architettura di una teoria generale capace di unificare in un quadro organico le «regolarità» scoperte dai grandi classici che – da Tucidide fino a Schmitt – avevano contributo a decifrare gli enigmi del «politico».

 

Le Lezioni di politica pura – che Miglio annunciò più volte – non videro però mai la luce. E il suo progetto di una teoria capace di sintetizzare le grandi «regolarità» rimase per molti versi un vero e proprio cantiere aperto, oggetto di costanti rivisitazioni e aggiustamenti. Ma è anche per questo che non è un’occasione rituale tornare a riflettere sulla sua eredità teorica, scientifica e intellettuale.

 

Un nuovo volume – ospitato nella collana «Ricerche. Scienze politiche» dell’editrice Vita e Pensiero e curato da Damiano Palano – torna ora a esplorare le molteplici direzioni in cui si mossero le ricerche dello studioso comasco e riporta al centro della discussione il suo specifico «realismo», la sua ambizione di decifrare gli enigmi dei fenomeni politici, ma anche la ricchezza delle sue ricerche, che influirono sul dibattito intellettuale seguendo traiettorie sorprendenti.

 

Nel libro sono ospitate, insieme ad altri materiali, le relazioni al convegno organizzato nel marzo 2018 all’Università Cattolica, per ricordare i cento anni dalla nascita dello studioso comasco. Le voci di Luigi Marco Bassani, Massimo Cacciari, Alessandro Campi, Paolo Colombo, Giuseppe Duso, Carlo Galli, Leonida Miglio, Lorenzo Ornaghi, Damiano Palano, Vittorio Emanuele Parsi, Pierangelo Schiera e Mario Tronti tornano a valorizzarne le intuizioni e l’audacia prospettica, pur senza esitare a segnalarne i nodi problematici e le ambivalenze.

 

L’obiettivo del volume non è d’altronde quello di ‘cristallizzare’ in un quadro organico il suo pensiero, o magari quello di stabilirne la versione ‘ortodossa’. Raccogliere la sfida dell’esplorazione degli Arcana imperii e della «politologia concettuale» significa piuttosto ripartire da quegli stessi nodi problematici che Gianfranco Miglio affrontò e dalle ipotesi cui giunse, magari persino spingendosi a metterle in questione, come probabilmente lui stesso avrebbe fatto, dinanzi all’incalzare delle trasformazioni contemporanee. Ma conservando la lezione di metodo del suo realismo. E senza dimenticare soprattutto che, come scrisse una volta, «a coloro che scrutano per mestiere la natura della politica» tocca sempre «il duro privilegio di chiamare le cose con il loro nome e di aiutare gli uomini a non confondere la realtà effettuale con i propri sogni».

 

 

Damiano Palano (a cura di), La politica pura. Il laboratorio di Gianfranco Miglio, Vita e Pensiero, Milano, 2019, pp. 367, euro 28.00.

 

Indice: D. Palano, Introduzione. Nel laboratorio della «politica pura» – P. Schiera, Miglio e Schmitt: un incontro fra diagnostica e teoria politica – G. Duso, Il federalismo: oltre lo Stato e oltre Schmitt – M. Tronti, Regolarità e irrazionalità della politica – M. Cacciari, Polemos e Stasis in Miglio – C. Galli, Il pensiero di Gianfranco Miglio e le recenti trasformazioni della politica – A. Campi, Dalle ideologie alle istituzioni: Gianfranco Miglio storico delle dottrine politiche – L.M. Bassani, Alle radici dell’opposizione migliana fra «obbligazione politica» e «obbligazione contratto-scambio» – P. Colombo, Il carattere ancipite del potere: considerazioni sulla ‘pre-istoria’ delle istituzioni politiche – V.E, Parsi, Gianfranco Miglio e la sovranità limitata alla luce della relazione tra egemonia ed equilibrio di potenza – D. Palano, Seguaci e clienti. Le due logiche dell’obbligazione politica – L. Ornaghi, Cronistoria di «Arcana Imperii» - L. Miglio, Il metodo scientifico nelle Lezioni di Gianfranco Miglio – Indice dei nomi