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Periferie dell'Occidente
Giovedì 14 novembre, nell’ambito di BookCity, presso la libreria Vita e Pensiero, si è discusso di "Sudafrica-Italia paralleli inaspettati" con Rocco W. Ronza, Domenico Quirico, Lorella Beretta, a partire dal libro di Rocco W. Ronza “Periferie dell’Occidente. Italia e Sudafrica nell’ordine liberale 1795-1996” (Vita e Pensiero).
Considerati come casi ‘eccezionali’ o ‘devianti’ dai comparativisti, Italia e Sudafrica hanno in comune una posizione simile nel sistema mondiale e una profonda frattura interna. Unificati sulla base di progetti liberal-nazionali che si sviluppano nell’Ottocento mentre si afferma l’ordine internazionale a guida atlantica, entrambi includono al proprio interno un ‘centro’ pienamente integrato con le economie dell’Occidente avanzato e una ‘periferia’ arretrata (il Sudafrica nero e il Mezzogiorno). Nel corso del Novecento, questione meridionale e questione nativa producono una crisi del regime liberale, che sfocia nel fascismo e nella segregazione razziale, e poi la nascita una ‘democrazia bloccata’ che dura fino al termine della Guerra fredda.
Oggi, mentre la concorrenza delle economie emergenti e la pressione migratoria dal Sud del mondo stanno rimettendo in discussione la loro appartenenza al club delle economie più sviluppate, due paesi condividono una posizione di frontiera che contiene anche nuove potenzialità: la prospettiva dei ‘margini’ consente di leggere in anticipo la direzione in cui sta muovendosi il sistema globale, mentre la prossimità con l’Africa si presta a una funzione di collegamento e mediazione tra Europa e il continente oggi con il maggiore potenziale di crescita.