Cenni storici
70 anni di esperienza. Appunti cronologici e documentazione
L’idea di proporre una cronologia ragionata e una raccolta documentale degli accadimenti che hanno determinato l’origine dell’Istituto di Economia Aziendale e, successivamente, degli aspetti che ne hanno caratterizzato l’attività e lo sviluppo fino alla trasformazione nell’attuale Dipartimento di Scienze dell’Economia e della Gestione Aziendale (S.E.GEST.A.) risponde alla necessità di ripercorrere e valutare criticamente, scavando nella memoria, il cammino fatto per ritrovare un rinnovato impulso e orientamento nella continuità.
Ogni passo in questa direzione rafforza e rende nitida una ricerca d’identità, una sorta di “genoma” che, nel momento stesso in cui emerge e si caratterizza, agevola l’interpretazione delle potenzialità e degli indirizzi accessibili oggi e per il prossimo futuro.
Non si tratta, certo, di una vera e propria “storia” che richiederebbe, ovviamente, ben altro respiro d’ambiente, di metodo e di contesto, anche se la lunghezza del periodo in esame (circa 70 anni) potrebbe già consentire, almeno per certi profili istituzionali, un affidabile grado di definitività di valutazione.
La cronologia e la documentazione richiamata permettono, tuttavia, di fare emergere alcune costanti il cui rilievo è di per sé significativo per tracciare delle linee di tendenza e individuare dei veri e propri “giacimenti” o aree di ricerca stratificata e manifesta (le cosiddette “Scuole”), notoriamente riconosciute come tali e di particolare rilevanza esterna.
Si possono sinteticamente enucleare, in tal senso, alcune principali considerazioni:
- innanzitutto la continuità e qualità della ricerca sia per essenzialità tematica sia per coerente correlazione con la dinamica e la contestualità degli eventi economico-politici;
- lo sforzo di evitare la estemporaneità, cercando di dare vita e respiro a sistematiche aree di ricerca, vere e proprie “scuole” caratterizzate da autonomia di indirizzo e originalità di impegno, dalle quali estrapolare anche la futura classe docente. Basterebbe citare, al riguardo:
a) l’Area degli studi in materia di intermediazione finanziaria e creditizia, avviata dal prof. Pasquale Saraceno con gli originali contributi su “La gestione della banca” come “sistema” specifico nell’ambito della più generale Economia e gestione industriale. Del tutto pionieristiche e antesignane, in tale ambito, anche le successive ricerche sulla gestione del Credito industriale del prof. Antonio Confalonieri e, anche col supporto della Associazione per lo sviluppo degli studi di banca e borsa e l’impegno innovatore del prof. Francesco Cesarini, gli studi sul Controllo di gestione in banca, sull’Organizzazione e l’economicità della struttura operativa come componente della produttività degli intermediari, sull’integrazione della funzione finanziaria e della tesoreria della banca. Più recentemente di segnala l’originalità degli approcci sulla “sistemica” dei mercati degli strumenti finanziari e di borsa nonché sull’integrazione globale dei mercati finanziari, per non citare che le più evidenti e riconosciute;
b) la complessa e articolata Area dell’Economia Aziendale, che prende avvio dagli studi fondamentali del prof. Pietro Onida in materia di capitale d’impresa e bilancio d’esercizio e del prof. Tommaso Zerbi, autentico protagonista e promotore degli studi sulla storia della ragioneria e, in particolare, sulle scritture tabulari lombarde del 1300 seguendo l'evoluzione del conto a sezioni divise contrapposte fino al metodo della partita doppia;
c) l’Area dell’analisi finanziaria e specificamente della Finanza Aziendale, espressamente enucleata dal prof. Mario Cattaneo;
d) l’Area della Tecnica Industriale, avviata dal prof. Pasquale Saraceno e dai suoi primi allievi proff. Sergio Vaccà e Giovanni Hinterhuber;
e) l’area del Marketing e della Comunicazione aziendale avviata all’inizio degli anni ’70 per impulso, rispettivamente, dei proff. Walter Giorgio Scott (con la contestuale creazione di Centrimark) e Edoardo Teodoro Brioschi con una polarizzazione di contributi sfociata nella creazione del Laboratorio di ricerche sulla comunicazione aziendale “Danilo Fossati”;
f) l’area dei Sistemi informativi, coordinata dal prof. Marco De Marco, del tutto nuova e antesignana per l’accademia italiana nelle sue implicazioni e negli aspetti economico-gestionali;
g) l’Area della Ricerca Strategica e del Controllo direzionale, specificamente enucleata dal prof. Claudio De Vecchi;
h) l’Area della Teoria organizzativa, che trae nuovo impulso di ricerca a livello prettamente accademico con le recenti chiamate dei proff. Luigi Manzolini e Domenico Bodega;
i) e, come derivazioni settoriali specifiche, l’Area della gestione delle aziende sanitarie e, del tutto recentemente, l’Area della gestione dei beni e degli eventi culturali; - la capacità di favorire e accompagnare la ricerca con patnerships e forme di collaborazione con agenzie esterne per verificarne l’efficacia e concorrere a risolvere problemi gestionali emergenti: vanno richiamate in questa direzione la creazione dell’ASSBB, dell’ASAM, del CETIF, del CERISMAS, del CENTRIMARK e di numerose altre iniziative quali Osservatori permanenti ecc.;
- la capacità dell’Istituto e del Dipartimento di assicurare dall’interno e, quindi, nella specifica continuità culturale acquisita, un’adeguata rigenerazione di risorse qualificate in quasi tutte le principali aree di ricerca anche per assicurare alle Facoltà livelli di docenza di eccellenza nelle varie discipline gestionali.
Il lavoro di documentazione proposto vuole essere soprattutto uno strumento utile di iniziazione per orientare i giovani (studenti, dottorandi e ricercatori) e quanti si aggregano o afferiscono al Dipartimento provenienti da altre università o, comunque da realtà esterne, sul clima culturale e di impegno che ha caratterizzato nel tempo e fin dall’origine l’alveo di approfondimento e di ricerca nelle discipline economico-gestionali nell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano.
Esso, inoltre, offre una prima traccia cronologica dello sviluppo degli studi aziendali intorno alla quale i colleghi afferenti al Dipartimento sono invitati a fornire puntualizzazioni, suggerimenti, implementazioni e rettifiche al fine di concorrere a ricostruire il quadro del processo evolutivo nella forma più nitida, veritiera ed esaustiva.