Università Cattolica del Sacro Cuore

Malattie apparato visivo (MED/30)

Coordinatore della sezione: Prof. Stanislao Rizzo

L’attività didattica si svolge in 5 ambiti:

  • Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia
  • Scuola di Specializzazione in Oftalmologia
  • Corso di laurea triennale in Ortottica e assistenza oftalmologica
  • Master universitari
  • Eventi seminariali o congressuali, in presenza o a distanza

Nel Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia dell’Università Cattolica del S. Cuore (U.C.S.C.) tutto il personale universitario è coinvolto nell’espletamento di lezioni in aula, esercitazioni pratiche nelle U.O.C. di Oculistica ed Oncologia oculare, ed esami di profitto agli studenti del 5° anno di corso.

Vengono così illustrati tutti gli aspetti del sistema visivo, dal punto di vista anatomico e fisiologico, e descritte le principali patologie oftalmologiche di cui verranno forniti gli specifici approcci semeiologici ed opzioni terapeutiche, con una particolare attenzione alle problematiche di pronto soccorso ed alla gestione da parte di un medico non specialista.

Inoltre, vengono organizzati gli studenti a partecipare a piccoli gruppi alla consueta attività quotidiana delle visite ambulatoriali, generali e di alcune superspecialità (pediatrica, retina, glaucoma, cornea) con dimostrazione di quadri esemplificativi attraverso la diagnostica di base e computerizzata, ed all’attività chirurgica in cui sono discusse le indicazioni, gli step più importanti e le eventuali complicanze intra e postoperatorie, oltre alla visione in sala operatoria dello svolgimento di interventi più comuni microchirurgici attraverso monitor di servizio.

Gli studenti sono sempre sollecitati a fare domande sui casi valutati, e ad approfondire ulteriormente con una successiva frequenza dei servizi. I docenti partecipano poi alla sedute degli esami di profitto per il superamento dell’esame di Oculistica nel Corso Integrato di “Patologia Testa Collo e Organi di senso”.

Nella Scuola di Specializzazione in Oftalmologia dell’U.C.S.C. sono coinvolti gli oculisti universitari interni e tutti gli oculisti a tempo indeterminato della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS (F.P.G.) con funzioni di professore a contratto, oltre a numerosi docenti di altre branche dell’U.C.S.C. secondo il piano di studi.

Attualmente risultano iscritti 18 medici in formazione specialistica che, con l’assunzione di responsabilità crescenti, seguono un percorso didattico di crescita professionale oftalmologica, clinica e di ricerca per conseguire specifici obiettivi formativi (240 CFU complessivi): nei quattro anni di corso sono ad essi fornite lezioni teoriche nel campo dell'ottica fisiopatologica, della fisiopatologia, clinica e terapia delle malattie dell'apparato visivo, in età pediatrica ed adulta, partendo da argomenti generali, anche coinvolgenti altre aree della medicina mediante tronco comune, ad altri sempre più complessi, spesso approfondite mediante attività seminariali o journal club; nell’attuale periodo Covid di lockdown e successivo, questa didattica è stata attuata a distanza mediante la piattaforma Teams (anche accogliendo altre scuole di specializzazione come ad esempio quella di Bari), ed i seminari hanno visto il coinvolgimento spesso collegiale di tutti i docenti oculisti e talora anche di ricercatori esterni dagli U.S.A..

Dal punto di vista pratico lo specializzando acquisisce le conoscenze oftalmologiche grazie ad un tutor individuale di percorso che lo guida e sostiene continuativamente nella sua progressione culturale, professionale, tecnica e scientifica, e di uno specifico tutor di attività giornaliero che lo segue dapprima nelle occupazioni cliniche di reparto (1° anno di corso) e successivamente nei differenti servizi ambulatoriali/operatori in cui il medico in formazione ruota, stimolandone la progressiva autonomia clinica attraverso la valutazione e discussione congiunta di casi clinici che vengono visitati e/o operati. Il tutor di attività continua la sua opera di insegnamento anche durante le attività di consulenza ad altri reparti, di pronta disponibilità e pronto soccorso, e soprattutto di sala operatoria e parachirurgia in cui coadiuva lo specializzando consentendogli sotto la sua supervisione l’esecuzione (come primo o secondo operatore) di procedure interventistiche previste di bassa media ed alta chirurgia in base al decreto interministeriale n° 68 del 4 febbraio 2015.

Al termine di ogni anno accademico i docenti dell’anno di corso valutano le conoscenze e le competenze acquisite dallo specializzando attraverso una prova finale annuale di verifica, teorico-pratica, e talora eventuali verifiche del profitto in itinere; al tempo stesso il tutor di percorso valuta il grado di raggiungimento degli obiettivi formativi previsti nel programma di formazione da parte del medico in formazione specialistica. Sotto la guida di un docente della scuola che ha funzione di relatore, e di correlatori designati dal Direttore della Scuola, viene infine elaborata dallo specializzando una tesi di diploma finale che egli deve presentare e discutere davanti alla commissione d’esame.

Peraltro, nonostante le strutture afferenti all’Istituto di Oftalmologia – U.O.C. di Oculistica del nostro Policlinico Universitario e la vasta gamma di servizi giornalmente in esse operativi, atti a coprire tutte le branche dell’oftalmologia mediante cospicuo personale altamente qualificato e le più moderne accezioni di diagnostica ambulatoriale e di trattamento medico parachirurgico e chirurgico (da cui una notevole mole di prestazioni effettuate), siano più che adeguate agli Standard Strutturali (Fondamentali, Annessi, Servizi Generali) della Scuola e conseguentemente a fornire una formazione teorica e pratica completa e di elevato livello agli specialisti in formazione, su indicazione dell’Osservatorio Medico del MIUR la nostra Scuola ha negli ultimi anni ampliato la sua rete formativa territoriale coinvolgendo quale struttura collegata esterna l’ospedale Oftalmico di Roma. Il possibile svolgimento di ulteriori stage presso centri universitari e ospedalieri d’eccellenza nazionali ed internazionali completa l’offerta didattica.

Similmente al precedente punto, nel Corso di laurea triennale in Ortottica e assistenza oftalmologica dell’U.C.S.C. è coinvolto il personale medico già indicato ma anche personale ortottista interno ed alcuni docenti oculisti e non anche esterni, a coprire l’offerta formativa caratterizzata da lezioni in tronco comune e specifiche della branca suddivise in corsi integrati, attività didattiche opzionali ed attività di tirocinio con frequenza dell’ambulatorio di oftalmologia pediatrica e strabologia, nonché di tutti quei servizi in cui gli allievi ortottisti possano apprendere ed esercitare le abilità tecniche tipiche della loro professione sanitaria (trattandosi peraltro di un corso abilitante), compresa la sala operatoria.

Annualmente sono iscrivibili nei tre anni di corso fino a 10 studenti per anno, che seguono lezioni principalmente incentrate sulla fisiopatologia della visione binoculare e della motilità oculare e sulla fisiopatologia e semeiotica oftalmologica, con conseguenti insegnamenti ed esercitazioni pratiche -fornite da tutor oculisti, ortottisti ed infermieri strumentisti di sala operatoria- su bambini ed adulti con anomalie del sistema motorio bulbare estrinseco, soprattutto tese al loro studio e rieducazione funzionale, nonché per l’esecuzione di moltissimi esami semeiologici oculari (senza ausili elettronici quali test dell’acuità visiva, test di Schirmer, schermo di Hess...; e computerizzati quali autorefrattometrie, tonometrie, perimetrie, topografie corneali, OCT della retina e del nervo ottico, fotografie del fondo…), ed infine per l’attività di assistente di sala operatoria. Come già per lo specializzando, l’allievo ortottista vive l’attività dei servizi in continuo contatto con i tutor durante lo svolgimento delle visite, prestazioni ed interventi chirurgici, nel tempo esercitando in prima persona le conoscenze acquisite con autonomia progressiva e così coadiuvando sempre più attivamente il proprio tutor d’attività. Secondo il piano degli studi, al termine di ogni anno accademico i docenti dell’anno di corso valutano le conoscenze e le competenze acquisite dall’allievo ortottista attraverso una prova finale annuale di verifica, sia teorica che di tirocinio. Sotto la guida di un docente della scuola che ha funzione di relatore, e di correlatori designati dal Presidente del Corso di laurea, viene poi elaborata una tesi di diploma finale che egli deve presentare e discutere davanti alla commissione d’esame.

Oltre alla partecipazione a Master universitari di altre facoltà da parte di alcuni oculisti universitari ed ospedalieri interni, negli ultimi anni sono stati organizzati alcuni Master universitari di 2° livello presso l’U.C.S.C. (es. “Patologie oftalmologiche pediatriche congenite ed acquisite”, “Patologia vitreo-retinica: dalla diagnosi alla terapia medica e chirurgica”, “Oftalmologia pediatrica”, “Chirurgia rifrattiva e dei trapianti di cornea”), della durata di un anno accademico per complessivi 60 crediti (pari a 1500 ore) cui hanno partecipato per competenza alcuni oculisti interni ed anche specialisti esterni di varie aree disciplinari di riconosciuto riferimento a livello nazionale ed internazionale, con lo scopo di fornire un’approfondita conoscenza teorica e pratica sull’inquadramento e sulla gestione di pazienti affetti da specifiche patologie a carico dell’apparato visivo associate o meno a patologie sistemiche. In tale ambito i docenti forniscono lezioni di elevato livello, di tipo teorico e pratico, sulle patologie e sulla loro semeiotica avanzata e correzione parachirurgica e chirurgica, con partecipazione da parte dei discenti ad attività pratiche anche di sala operatoria. Al termine dell’anno gli iscritti dovranno dimostrare di aver raggiunto gli obiettivi fissati ed aver elaborato una tesi per l’esame finale sotto la guida di uno dei docenti del master.

La presenza di alcuni medici universitari od ospedalieri interni nei Consigli Direttivi delle più rilevanti Società scientifiche monotematiche (es. Floretina, GIVRE, SIGLA), così come la collaborazione richiesta in qualità di opinion leader da parte di aziende farmaceutiche operanti nel settore dell’oftalmologia, consente un’ulteriore offerta formativa didattica da parte del personale dell’Istituto-U.O.C., attuata mediante corsi di formazione territoriali locali, nazionali (es. congressi nazionali dell’AICCER, SITRAC e SIGLA organizzati ed effettuati recentemente nel nostro ateneo) ed internazionali, arricchiti soprattutto nel periodo del lockdown da numerosi webinar online insieme a colleghi nazionali ed internazionali, specialmente su tematiche terapeutiche moderne.

 

Dettagli di “Didattica e ricerca”

L’attività di ricerca svolta all’interno della nostra unità operativa comprende un insieme di argomenti molto attuali che ci permettono di interagire con gli altri colleghi sul panorama nazionale ed internazionale.

Inoltre la multidisciplinarità e la traslazionalità è sempre più obbiettivo dei nostri protocolli per garantire sempre maggiore innovazione e un approccio di medicina personalizzata.

Di seguito è riportato un elenco delle nuove tecnologie oggetto della ricerca in itinere.

  1. Tecnologie innovative basate sull’impianto di protesi di retina artificiale.
  2. Studio delle malattie eredo degenerative retiniche con particolare riferimento alla medicina personalizzata e alla terapia genica. È in programma l’utilizzo del nuovo farmaco (Voretigene Neparvovec) Luxturna come terapia genica innovativa. Questo farmaco viene utilizzato per il trattamento di pazienti con perdita della vista causata da una mutazione genetica in entrambe le copie del gene RPE65 e in possesso di una conta sufficiente di cellule retiniche vitali. Le persone nate con mutazioni in entrambe le copie del gene RPE65 possono andare incontro ad una perdita quasi totale della vista sin dalla tenera età, con la maggior parte dei pazienti che progredisce fino alla cecità totale. La copia funzionante del gene RPE65 fornita da voretigene neparvovec ha il potenziale per ripristinare la visione e migliorare la vista nei bambini e negli adulti con una conta sufficiente di cellule retiniche vitali.
  3. Imaging avanzato delle malattie retino-coroideali, delle malattie della cornea dell’uvea e del nervo ottico.
  4. Valutazione avanzata delle malattie della motilità oculare.
  5. Multimaging avanzato nelle malattie dell’orbita e degli annessi.
  6. Multimaging avanzato nelle malattie oculari neonatali e della donna in età fertile.

In tale approccia gli studenti del Corsi di Laurea, Medici in Formazione (Specializzandi), Borsisti e Contrattisti Libero Professionali sono coinvolti nell’attività di ricerca 

 

Dettagli “Personali” dei protocolli di Ricerca

L’intero organico della UOC di oculistica ha in attivo diversi protocolli di ricerca al fine di procedere con il relativo approfondimento del settore individuato. Ognuno di questi protocolli è o è stato sottoposto alla valutazione del Comitato Etico al fine di garantire il miglior approccio per i pazienti in esame rispettando tutte le normative della Good Clinical Practice (GCP). 

Si allega elenco completo con relativi Principal Investigator (P.I) dei singoli studi.

Titolo Protocollo

P.I.

Coronavirus – COVID-19: target diagnostici per percorsi personalizzati. COVID-T

Stanislao Rizzo

Distrofie/degenerazioni retiniche genetiche e sangue del cordone ombelicale: nuovo target terapeutico per una medicina personalizzata

Alfonso Savastano

Associazione di patologie della statica e dinamica palpebrale e della motilità oculare in età pediatrica: obiettivi per una medicina personalizzata.

Gustavo Savino

Infantile Nystagmus Syndrome (INS): obiettivi per una medicina personalizzata.

Gustavo Savino

Brexit

Angelo Minnella

Catozurdex

Angelo Minnella

Trattamento di supporto alla chemioterapia con mmc in pazienti affetti da neoplasia squamosa della superficie oculare o tumore melanocitico congiuntivale.

Maria Antonietta Blasi

Nuovi paradigmi morfo-funzionali nell’identificazione del danno precoce da glaucoma: target diagnostici per una medicina personalizzata

Andrea Giudiceandrea

Crosslinking tra luce continua e luce pulsata: approccio per una medicina personalizzata

Romina Fasciani

Femtolaser post-PK

Luigi Mosca

Fotodinamica nelle metastasi coroideali

Maria Antonietta Blasi

Imaging multimodale nello sviluppo visumotorio dei neonati con disabilità multipla

Domenico Lepore

Chirurgia della cataratta normale e femto laser assistita

Antonio Baldascino

Utilizzo Angio OCT per lo studio maculare in una popolazione infantile: confronto tra pazienti ambliopi versus pazienti non ambliopi

Annabella Salerni

Hypertension in 10° visual field

Tommaso Salgarello

OZU-COVID

Stanislao Rizzo

Valutazione della midriasi intraoperatoria nei casi di cataratta complicata da glaucoma cronico ad angolo aperto

Francesco Ricci

Valutazione della midriasi intraoperatoria nei casi di cataratta complicata da glaucoma cronico ad angolo chiuso

Francesco Ricci