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D. Semiotica
Le ricerche dell’area di Semiotica si muovono su due fronti relativamente autonomi.
Il primo ha radici marcatamente filosofiche e indaga il tema della parola e della comunicazione all'interno di una riflessione di natura antropologica.
All’interno di questa direttrice opera il prof. Silvano Petrosino.
Nel prossimo anno accademico 2015-2016 si approfondirà il rapporto parola-violenza-distruzione con particolare attenzione alla figura dell’idolo. Utilizzando gli strumenti dell’esegesi biblica, della riflessione filosofica e dell’indagine psicoanalitica, si procederà ad un esame del funzionamento della società dei consumi allo scopo di mostrare il legame essenziale che lega la pratica consumistica a quella idolatrica.
La seconda linea di ricerca di area semiotica è incentrata intorno all’organizzazione narrativa dei testi audiovisivi (prevalentemente fiction televisiva e cinema, ma con qualche apertura anche a siti internet, videogiochi, e testi letterari alti e di consumo e/o fumetti).
Gli afferenti che operano all’interno di questa direttrice sono: Paolo Braga, Raffaele Chiarulli; Erica Negri; Eleonora Recalcati; Eleonora Fornasari. Il gruppo lavora in stretta collaborazione con il Prof. Armando Fumagalli, che attualmente afferisce al Dipartimento di Italianistica e Comparatistica.
Una linea di ricerca e pubblicazioni che questo gruppo porta avanti da tempo, riguarda un’analisi di radice antropologica dei contenuti di film e programmi televisivi.
I volumi Scegliere un film nel 2015 arrivano alla dodicesima annualità (ognuno comprende circa 150 schede di film, l’ultimo volume è edito da San Paolo, Milano, i precedenti da Edizioni Ares, Milano). Un’altra pubblicazione recente in questa linea è Paolo Braga, Armando Fumagalli (a cura di) Raccontare le soglie della vita, monografico di Comunicazioni Sociali, 2 (2014), dedicato alla trattazione cinematografica di temi bioetici.
Infine, di recente pubblicazione, sui temi dello sviluppo di contenuti narrativi su diverse piattaforme, sta per essere pubblicato Erica Negri, La rivoluzione transmediale, Lindau, Torino 2015.
Nell’a.a. 2015-2016, la ricerca si propone di concentrarsi, nella prospettiva della retorica narrativa e della teoria della sceneggiatura, sulla crucialità di alcune emozioni che il racconto cinematografico e televisivo produce al fine di: a) stabilire le premesse dell’argomentazione assiologica sviluppata dalla storia; b) convincere lo spettatore, nel finale della storia, della validità dell’assunto morale espresso dalla pellicola. In particolare, riguardo il punto a): dato che la teoria della sceneggiatura considera l’empatia con il personaggio principale la condizione primaria per il coinvolgimento del pubblico, si punta ad analizzare le tecniche fondamentali utilizzate per generarla. Riguardo il punto b): obiettivo della ricerca è articolare una mappatura ragionata delle tipologie di finale cinematografico