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Trezzo sull'Adda (Mi)
Trezzo sull’Adda è salita alla ribalta dell’Archeologia Medievale negli anni ’70 dopo l’eccezionale scoperta in via delle Rocche delle tombe di nobili armati longobardi, possessori di anelli sigillo aurei; tra il 1989 e il 1991 il località Cascina San Martino è stato riportato alla luce un nucleo funerario forse riconducibile al gruppo famigliare dei “Signori degli anelli”. Le tombe più prestigiose furono monumentalizzate in senso cristiano con la costruzione di un oratorio che ebbe lunga durata fino ad epoca moderna. Altri scavi effettuati nel borgo all’interno della chiesa di Santo Stefano hanno accertato l’antichità che di questo luogo di culto.
Tali scoperte, oltre ad aver stimolato una ventennale attività di ricerca, hanno consentito una conoscenza di questo territorio e delle dinamiche insediative tra la tarda antichità e il medioevo.
Grazie a questo studio è stato possibile localizzare, poco fuori dall’odierno abitato, il Vicus Sallianense con la chiesa di San Michele, forse di epoca longobarda, abbandonato alla fine del medioevo quando la popolazione si concentrò nel borgo in prossimità del castello.
Tra il 2005 e il 2010, cinque campagne di scavo, condotte anche grazie all’aiuto di studenti dell’Università Cattolica, hanno portato in luce i resti della chiesa e la vasta necropoli ad essa collegata.