I maschi adulti che non lavorano e non cercano lavoro sono stati descritti, da un recente studio americano, come coloro che vengono meno alle responsabilità verso se stessi, la propria famiglia e la nazione, sovvertendo le basi morali della società e mettendone a rischio la sopravvivenza.
Al tempo stesso, l'inattività è oggi celebrata come scelta consapevole, coerente con l'attesa di dare priorità alle cose che davvero contano, o come denuncia sofferta di fronte alla diffusione del cattivo lavoro.
Nel contesto di una ricerca che mira innanzitutto a comprendere come l'inattività maschile è costruita a livello statistico, sociale, giuridico e politico-istituzionale, l'evento vuole analizzare come alcune grandi tradizioni religiose hanno storicamente interpretato e valutato questo fenomeno.

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