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Medicina Interna
MEDICINA INTERNA (MED/09)
Coordinatore: Prof. Antonio Gasbarrini - antonio.gasbarrini@unicatt.it
Breve descrizione della sezione:
La sezione di Medicina Interna si compone dei seguenti indirizzi sub-specialistici:
Malattie del tubo digerente ed epatobiliopancreatiche: nell’ambito delle patologie del tubo digerente (esofago-gastriche, del tenue, coliche), della sindrome dell’intestino irritabile e delle malattie infiammatorie croniche intestinali (MICI: Crohn e Colite Ulcerosa), l’attività assistenziale si basa su una totale presa in carico del paziente prevalentemente in regime ambulatoriale presso il CEMAD, ma con la possibilità di accedere a ricovero presso piattaforme di degenza per i pazienti con i criteri di acuzie ed in regime di day-hospital. I pazienti vengono gestiti con un approccio multidisciplinare, vista la consolidata collaborazione con altri specialisti (reumatologi, radiologi, chirurghi, nutrizionisti, psicologi, stomaterapisti, ecc…) e le riunioni dedicate che si svolgono settimanalmente per la discussione dei casi più complessi. Le linee principali di ricerca includono l’identificazione di marcatori molecolari e clinici di risposta ai farmaci biotecnologici/small molecules e predittivi dell’evoluzione della malattia stessa, con lo scopo di attuare una medicina che sia sempre più personalizzata. L’attività clinica delle patologie funzionali gastrointestinali, patologie del malassorbimento e del microbiota si basa su una totale presa in carico del paziente tramite un approccio multidisciplinare (inclusi microbiologi, nutrizionisti, dermatologi, reumatologi, psicologi, infettivologi, etc) all’interno di ambulatori dedicati. Abbiamo inoltre la possibilità di offrire al paziente delle molecole innovative in fase di sviluppo grazie alla presenza di numerosi trials clinici in cui il nostro centro ha esperienza pluriennale. Le linee principali di ricerca includono la valutazione diagnostica del microbiota intestinale e la sua modulazione terapeutica tramite diversi approcci (dieta, antibiotici, prebiotici, probiotici, simbiotici, trapianto di microbiota), nonché lo studio di approcci terapeutici innovativi per le patologie da malassorbimento gastrointestinale e le patologie funzionali gastrointestinali.
La gestione clinica delle malattie del pancreas e delle vie biliari viene svolta all’interno della sezione pancreas delle piattaforme di degenza e dell’Ambulatorio di malattie del Pancreas presso il CEMAD. Cardini della nostra attività assistenziale sono l’inquadramento diagnostico delle patologie tumorali del pancreas e delle vie biliari, la gestione delle complicanze internistiche di tali patologie, il follow-up delle neoplasie benigne del pancreas e il management delle patologie infiammatorie pancreatiche acute e croniche e il supporto alle UUOO chirurgiche ed endoscopiche nella gestione diagnostica pre-operatoria e nel trattamento delle complicanze post-operatorie. Momento fondamentale di tutte le attività è la partecipazione agli specifici board multidisciplinari per la gestione integrata finalizzata alla terapia personalizzata per ogni singolo paziente. Le linee di ricerca comprendono sia le patologie neoplastiche che le patologie infiammatorie del pancreas. Gli studi sono incentrati sulla ricerca di biomarcatori non invasivi per la diagnosi precoce di malattia e per la predizione della prognosi e della risposta alle terapie chirurgiche e mediche. Altri ambiti di interesse comprendono lo studio delle interazioni microbiologico-immunitarie, della barriera intestinale e del profilo metabolico-nutrizionale nella patologia bilio-pancreatica benigna e maligna finalizzate alla stratificazione del rischio individuale del paziente, che dovrà sottoporsi a terapie mediche e chirurgiche gravose.
La gestione clinica delle malattie del fegato e delle vie biliari viene svolta all’interno della sezione epatologica delle piattaforme di degenza e del centro di Epatologia all’interno del CEMAD che costituisce il punto di riferimento per la diagnosi e la cura di tutte le forme di malattia del fegato, incluse la cirrosi e i tumori epatici. Il Centro svolge la propria attività quotidiana nella fase diagnostica e terapeutica per patologie non oncologiche (epatiti virali), metaboliche (steatosi e steato-epatite non alcolica e alcolica), autoimmunitarie (epatite autoimmune, colangite biliare primitiva, colangite sclerosante primitiva), vascolari (trombosi del sistema portale, sindrome di Budd Chiari), lesioni focali epatiche benigne (tra cui adenomi, iperplasia nodulare focale e angiomi), per patologie oncologiche (tumori maligni primitivi del fegato) e per complicanze della cirrosi (ascite e peritonite batterica spontanea, encefalopatia epatica, varici esofagee o gastriche, sindrome epatorenale, sindrome epato-polmonare e ipertensione porto-polmonare). In specifico l’attivita’ clinica viene svolta in regime ambulatoriale, di Day Hospital, di ricovero o di consultazione. Il Centro si avvale delle principali tecniche di trattamento dei tumori epatici (ablazione percutanea, resezione chirurgica, trapianto di fegato, chemioembolizzazione, radioembolizzazione, radioterapia, terapie sistemiche). Un Tumor Board multidisciplinare (gruppo Hepatocatt) si riunisce settimanalmente per la valutazione dei casi più complessi e la loro gestione integrata. Nel Centro inoltre vengono eseguiti: ecografie addominali, biopsie epatiche percutanee o ecoendoscopiche, paracentesi, trattamento delle varici gastriche o esofagee, misurazione della pressione portale. Parallelamente all’attività clinico-assistenziale si svolgono le attività didattiche e di ricerca che rendono possibile il mantenimento di un elevato standard accademico. Il focus principale dell’attività scientifica dell’ambulatorio di epatologia è costituito dalle seguenti aree di studio il microbiota e il suo ruolo nell’evoluzione delle malattie del fegato, il trapianto di microbiota nell’encefalopatia epatica non responsiva alla terapia, i meccanismi di sviluppo e la terapia dell’epatocarcinoma, la gestione diagnostico-terapeutica dell’ipertensione portale, la diagnosi e la stadiazione non invasiva delle epatiti croniche.
L’attività clinica del centro di Medicina Interna e del trapianto di fegato, erogata in regime di ricovero (elettivo e da Pronto Soccorso), in regime ambulatoriale ed attraverso un’attività di DH e Day service, si occupa della gestione di pazienti con malattia epatica avanzata con potenziale indicazione trapiantologica. L’unità articola la sua attività di concerto con le altre Unità mediche e chirurgiche del Dipartimento e svolge funzione di Hub per la presa in carico di potenziali candidati dal territorio regionale, nazionale e nell’ambito di una specifica convenzione stipulata dalla Fondazione con la regione Abruzzo. A tale convenzione aderisce anche la regione Molise. Le attività della La UOC di Medicina Interna e del Trapianto di Fegato sono finalizzate alla valutazione di idoneità del candidato a trapianto, alla gestione della patologia epatica e delle sue complicanze durante l’attesa in lista e alla gestione delle complicanze mediche nel post trapianto. Tali attività sono svolte in stretta sinergia con l’equipe chirurgica della UOC di Chirurgia Generale e del Trapianto di Fegato, nell’ambito del Centro Trapianti. L’attività di ricerca è finalizzata allo studio del rischio cardiovascolare del candidato a trapianto, alla valutazione dello stato nutrizionale e della sarcopenia, all’approccio innovativo al paziente con obesità morbigena e all’analisi dettagliata delle ragioni di ineleggibilità, alla documentazione del danno epatico da farmaci. Tutta l’attività scientifica è svolta in stretta collaborazione con le altre Unità del Dipartimento, con i gruppi multidisciplinari dedicati al trapianto e alle neoplasie epatiche primitive e con gli altri Centri Trapianto a livello regionale e nazionale. L’ambulatorio steatosi e steatoepatite non alcolica (NAFLD/NASH) è dedicato alla cura e alla presa in carico dei pazienti con diagnosi di steatosi epatica o affetti da comorbidità metaboliche che li pongono a rischio di epatopatia (diabete, dislipidemia, ipertensione arteriosa, sovrappeso e obesità). La valutazione del paziente e la stratificazione del rischio di epatopatia significativa viene svolta con esami ematici, esami strumentali non invasivi. Il centro partecipa al registro europeo NAFLD promosso dall’EASL e al progetto di ricerca sui biomarcatori nella steatoepatite non alcolica finanziato dalla Comunità Europea nell’ambito del programma IMI-Horizon 2020 (LITMUS,) ed è attivo nella ricerca e sviluppo di nuovi marcatori non invasivi di severità dell'epatopatia. Grazie alla partecipazione a trial clinici internazionali di fase II e III, il centro offre ai pazienti l'opportunità di accedere a terapie innovative per la cura della steatoepatite non alcolica (NASH).
Il centro delle Malattie rare gastroenterologiche ed epatologiche è una struttura dedicata ai pazienti adulti affetti da malattie rare del tratto gastrointestinale (tra cui Sindromi ereditarie poliposiche del tratto gastrointestinale, sindrome di Lynch, eosinofilie gastrointestinali, morbo di Wilson, Malattia del fegato Policistico, colangite sclerosante primitiva, colangite biliare primitiva ecc) già diagnosticate o sospette. L’attività clinica si svolge in regime ambulatoriale e, qualora necessario, nelle strutture di ricovero presso il reparto della Medicina Interna e Gastroenterologia e/o day hospital del CEMAD (Centro delle malattie dell’apparato digerente) dove il paziente viene sottoposto ad una valutazione multidisciplinare al fine di garantire un adeguato percorso assistenziale. Specialisti gastroenterologi, internisti, chirurghi, endoscopisti, genetisti, ginecologi e radiologi valutano periodicamente e secondo le attuali linee guida internazionali eventuali esigenze del paziente. Tra gli specialisti coinvolti il Centro collabora con pediatri sia della Fondazione che con strutture esterne associate al fine di garantire la transizione dall’età pediatrica a quella adulta, garantendo la continuità delle cure. Il Centro è inoltre parte delle reti europee per le malattie rare (ERN RARE-LIVER ed ERNICA) che hanno l’obiettivo di garantire la continuità di cura per i pazienti in tutta Europa in collaborazione con specialisti di tutti i Centri di prestigio Europeo. L’attività scientifica è focalizzata sullo studio della predisposizione e gestione della evoluzione delle sindromi genetiche ereditarie che coinvolgono il tratto gastrointestinale e sullo studio delle patologie epatiche rare di maggior interesse, tra cui le colangiopatie autoimmuni, la malattia di Wilson, le malattie del fegato policistico ed le altre sindromi rare associate con collaborazioni nazionali ed internazionali.
Malattie Cardiovascolari, Patologie Tromboemboliche, Malattie emorragiche: l’attività assistenziale viene effettuata sia in regine di ricovero che in regime ambulatoriale presso l’UOC e l’ambulatorio di Medicina Interna Cardiovascolare ove vengono presi in carico pazienti affetti dalle maggiori patologie cardiovascolari di interesse internistico. Particolare attenzione viene dedicata al management dei pazienti affetti da arteriopatia periferica intesi come patologia arteriosa degli arti inferiori, patologie del circolo cerebro-vascolare e del circolo splancnico.
Le linee principali di ricerca includono le principali patologie cardiovascolari su base aterosclerotica, come la vasculopatia cerebrale e l’aterosclerosi carotidea, e su quelle legate al diabete, come l’arteriopatia obliterante cronica, l’ischemia critica degli arti inferiori ed il piede diabetico. Nell’ambito delle patologie aterosclerotiche, una particolare attenzione è stata posta alla patologia arteriosa cronica degli arti inferiori su cui sono in atto diversi studi volti alla comprensione dei meccanismi genetici e molecolari che guidano le complicanze che possono essere alla base del fallimento delle terapie mediche o chirurgiche/endovascolari. Altri campi di interesse sono i meccanismi molecolari della angiogenesi e della infiammazione.
L’Ambulatorio di Medicina Interna e Patologie Tromboemboliche si occupa della profilassi, della diagnosi, della cura, e della gestione a lungo termine del tromboembolismo venoso. Presso l’Ambulatorio viene garantito un inquadramento completo di tipo internistico, anche con il supporto della diagnostica vascolare ecocolorDoppler e viene eseguita la prescrizione di farmaci anticoagulanti orali diretti, sia per la cura che per la prevenzione delle recidive del tromboembolismo venoso. Particolare attenzione viene dedicata ai pazienti oncologici con tromboembolismo venoso, per i quali sono attivi numerosi servizi di collaborazione con gli oncologi curanti, anche al fine di verificare la compatibilità delle cure oncologiche in atto con i farmaci antitrombotici prescritti. Le linee principali di ricerca includono il tromboembolismo venoso associato a cancro, la valutazione del rischio emorragico nel paziente oncologico, l’analisi della biodisponibilità dei farmaci anticoagulanti nel paziente sottoposto a interventi di resezione gastrointestinale, lo studio delle interazioni tra farmaci antitrombotici e farmaci antineoplastici, le trombosi venose profonde in sede atipica, con particolare attenzione alle trombosi degli arti superiori, anche associate alla presenza di cateteri venosi centrali, le trombosi splancniche e le trombosi delle vene retiniche e dei seni venosi cerebrali, l’utilizzo di farmaci antitrombotici in particolari categorie i pazienti ad elevato rischio emorragico, come ad esempio quelli con grave insufficienza renale e quelli affetti da Teleangectasia Emorragica Ereditaria, la genetica delle malattie cardiovascolari ed aterotrombotiche, con particolare riguardo ai meccanismi molecolari della trombosi, della angiogenesi, della infiammazione e della aterogenesi.
L’attività assistenziale del Servizio di Malattie Emorragiche e Trombotiche (SMET) si svolge attraverso una clinica di natura ambulatoriale e una diagnostica di laboratorio. Le attività riguardano lo screening e gestione clinica delle coagulopatie emorragiche, emofilia, coagulopatie rare (dal 2010 lo SMET fa parte in qualità di Centro Spoke di II livello della Rete delle Malattie Emorragiche Congenite), inquadramento delle piastrinopenie/piastrinopatie, diagnosi e terapia della trombosi venosa e dell’embolia polmonare, diagnosi e terapia delle microangiopatie trombotiche, gestione delle terapie anticoagulanti con farmaci anti-vitamina K e DOACs). L’attività di ricerca concerne i rapporti genotipo-fenotipo delle principali coagulopatie congenite e acquisite. Altri campi di attività di ricerca e insegnamento concerne le patologie piastriniche, quali le piastrinopatie e piastrinopenie congenite e acquisite e la diagnosi e cura delle microangiopatie trombotiche. Il centro fa parte della Federazione dei Centri per il Controllo delle Terapie Antitrombotiche che studia le metodiche di analisi degli anticoagulanti orali diretti (DOACs) e della rilevanza del loro monitoraggio in relazione agli effetti clinici in svariate condizioni patologiche di interesse internistico.
Malattie alcool relate e della fragilità sociale: L’attività assistenziale viene effettuata sia in regime di ricovero elettivo in posti letto dedicati a pazienti affetti da patologie alcol correlate, delle persone più fragili che vivono in condizioni di estrema povertà, senza fissa dimora e che usualmente non hanno accesso alle cure di cui necessitano presso il Reparto di Medicina Interna II del nostro Policlinico, sia in regime ambulatoriale. Allo stato attuale vengono seguiti circa 220 pazienti all’anno, con una media di 35 pazienti a settimana e dal 2002 tale ambulatorio rappresenta il punto di riferimento all’interno del Centro Trapianti di questo Policlinico per la gestione dei pazienti con epatopatia alcolica. Al momento, rappresenta l’unica struttura sanitaria che assicura a tali pazienti sia l’attività assistenziale necessaria, che un successivo progetto di reinserimento sociale.
Le linee principali di ricerca includono: la fisiopatologia del danno acuto e cronico da alcol, la farmacologia e la neurobiologia dell'alcol dipendenza, in particolare l’approccio farmacologico del craving, gli aspetti metabolici e nutrizionali dei in pazienti alcolisti, l’epatopatia alcolica. Tale attività ha condotto alla formulazione delle linee guida per la gestione dell’epatopatia alcolica, Internazionali, Europee e Italiane. Nel 2002 è stato ottenuto il brevetto di proprietà correlato alla scoperta di un farmaco efficace nel trattamento dell’alcol dipendenza (“The use of baclofen in the treatment of alcoholism”, EuropeanPatent Office).
Malattie dell’obesità’ e dismetaboliche, Medicina Bariatrica: L’attività assistenziale viene effettuata in regime di ricovero presso il reparto di Patologie dell’obesità ed in regime ambulatoriale, Day-service e Day-Hospital sia nell’unita’ di patologia dell’Obesita’ che in quella di Medicina Bariatrica,
Il ricovero è dedicato a pazienti particolarmente complessi con complicanze che riguardano non solo l’obesità ma anche complicanze metaboliche legate all’intervento di chirurgia bariatrica. Attraverso le visite ambulatoriali viene eseguito l’inquadramento diagnostico e terapeutico per un approccio personalizzato. Day-service (PAC obesità): percorso assistenziale complesso che consente di eseguire accertamenti clinici e strumentali in breve tempo al fine di escludere sia endocrinopatie responsabili di obesità secondarie, sia diagnosi e trattamento di complicanze e selezionare il trattamento personalizzato (dietetico e/o farmacologico e/o chirurgico) ottimale per ciascun paziente. Il DH di Patologie Obesitàèriservato ai pazienti che necessitano di un ricovero giornaliero per procedure che richiedono osservazione clinica.
L’Unità’ di Medicina Braiatrica si occupa di identificare, preparare e seguire nel postoperatorio pazienti grandi obesi sottoposti a interventi bariatrici sia chirurgici che endoscopici.
Le principali linee di ricerca riguardano l’obesità e le sue complicanze ed il diabete, patologie differenti ma che hanno in comune uno stato di infiammazione cronica e la presenza di insulino resistenza. L’insulino-resistenza viene studiata mediante clampeuglicemico-iperinsulinemico insieme all’uso di isotopi stabili mediante infusione continua, questo permette non solo di misurare la sensibilità insulinica di tutto il corpo ma anche quella specifica del fegato, importante in patologie quali la steato-epatite non alcolica.L’insulino-resistenza viene anche valutata mediante carico orale di glucosio o pasto misto liquido con aggiunta di isotopi stabili orali ed infusi per via endovenosa. L’uso di modelli matematici, quali il modello minimo e la deconvoluzione del C-peptide permette di misurare non solo l’uptake del glucosio insulino-mediato ma anche la secrezione insulinica e la clearance dell’insulina.La misurazione di citochine circolanti e delle classi di monociti nel sangue permette di valutare l’infiammazione.La composizione corporea viene effettuata sia mediante tecniche di routine (antropometria, plicometria, bioimpoedenziometriamultifrequenza), sia mediante Dual-Energy X-Ray Absorptiometry (DEXA), una delle poche in Italia che consenta di effettuare l’esame anche in soggetti affetti da obesità grave e che misura sia il grasso sottocutaneo che quello viscerale oltre alla massa magra ed alla densità ossea. Il metabolismo energetico è misurato mediante calorimetria indiretta sia con calorimetro utilizzato al letto del paziente che nella camera calorimetrica, che consente di misurare la spesa energetica delle 24 ore anche durante esercizio fisico effettuato con tapis roulant. Inoltre è possibile misurare la termogenesi indotta da cibo (DIT) che indica la spesa energetica legata all'ingestione dei diversi macronutrienti (carboidrati, lipidi, proteine) e che rappresenta mediamente il 10% della spesa calorica totale.
Malattie allergologiche ed immunologiche: L’attività assistenziale viene effettuata sia in regime di ricovero elettivo in posti letto dedicati che in regime ambulatoriale. L’attività giornaliera viene prestata sia regime di DH che ambulatoriale e le prestazioni svolte vertono in tutte le aree dell’allergologia. In particolare vi vengono effettuati tutti i più moderni test diagnostico per studiare malattie allergiche e immunomediate. Il centro e’ famoso per le innumerevoli terapie di desensibilizzazione che vi vengono effettuate.
Medicina d’Urgenza: L’attività assistenziale viene assicurata nelle 24 ore da un organico dedicato di medici di medicina d’urgenza, coadiuvati da rianimatori, ortopedici, pediatri e ginecologi. Il DEA costituisce uno dei 4 Hub di riferimento del Lazio per il trattamento del paziente politraumatizzato. I traumi vengono gestiti da un’equipe multidisciplinare con prestazioni che coprono a 360° tutte le evenienze. È inoltre Centro Hub per l'ictus e l'infarto del miocardio e Centro di riferimento regionale per le maxi-emergenze (calamità naturali, incidenti nucleari, contaminazioni chimiche/biologiche su vasta scala). Il reparto di Osservazione Breve Intensiva (OBI) è, invece, deputato a trattare pazienti che necessitano di ulteriori approfondimenti diagnostici o terapeutici da potersi svolgere nell’arco delle 36-48 ore successive all’accesso in PS. Infine, il reparto di Medicina D’urgenza accoglie pazienti che necessitano di terapia sub-intensiva o di ulteriori accertamenti diagnostici non erogabili in OBI.
Le linee principali di ricerca riguardano temi epidemiologici, l’individuazione e la validazione di score di rischio evolutivo, l’utilizzo dei biomarcatori nonché quelli legati all’infezione da Covid19. Vengono, inoltre, svolti studi riguardanti il microbiota intestinale nelle patologie acute e l’applicazione di nuovi modelli assistenziali nella gestione delle principali malattie gastrointestinali di interesse urgentistico. Riguardo agli score di rischio evolutivo di diverse patologie acute, sia di tipo internistico che chirurgico, vengono studiati diversi fattori, quali quelli legati all’età dei pazienti, al tipo di patologia sottostante o al tipo di terapia assunta. Vengono altresì studiati diversi nuovi biomarcatori nella diagnosi di diverse patologie, quali la sindrome coronarica acuta, l’embolia polmonare e la sepsi. Inoltre, vengono svolti diversi trials clinici su farmaci e device.
La Sezione di Medicina Interna dispone di una Unità Trial strutturata con personale dedicato, grazie alla quale i nostri pazienti possono accedere a molecole in fase di sviluppo e a studi volti ad implementare e consolidare le strategie terapeutiche più innovative.
Nell’ambito della sezione di Medicina Interna si contano numerose collaborazioni nazionali ed internazionali con le più prestigiose Università del mondo. I lavori pubblicati dagli internisti del Dipartimento su riviste internazionali sono i numerosissimi (oltre 350 nel 2021, circa 1 al giorno).
Diversi sono stati negli anni i grant vinti dai vari gruppi di ricerca: PRIN, PON, Horizon, Ricerca Finalizzata e Corrente dell’IRCCS. Numerosissime sono le collaborazioni con aziende farmacologiche, produttrici di integratori ed agroalimentari.
Attività di formazione (Seminari, eventi, Master, Dottorati)
Numerosi sono gli insegnamenti in corsi di laurea, Scuole di Specializzazione, Master effettuati dagli Internisti del Dipartimento e varie sono le Scuole di Specializzazione da loro dirette:
- Corso di Laurea MEDICINA E CHIRURGIA
- Corso di Laurea MEDICINE AND SURGERY
- Corso di Laurea SCIENZE INFERMIERISTICHE E OSTERICHE
- Corso di laurea triennale in INFERMIERISTICA
- Corso di laurea triennale in TECNICHE ORTOPEDICHE (abilitante alla professione sanitaria di tecnici ortopedici)
- Corso di laurea triennale in DIETISTICA (sedi di Roma e Bolzano)
- Scuola di specializzazione in Medicina Interna
- Scuola di specializzazione in Medicina di Emergenza Urgenza
- Scuola di specializzazione in Scienza di Alimentazione
- Scuola di specializzazione in Allergologia ed Immunologia Clinica
Responsabile della Sezione: Prof. Antonio Gasbarrini
Segreteria: Valeria Terenzi
E-mail: valeria.terenzi@policlinicogemelli.it
Tel:06.30154217