Università Cattolica del Sacro Cuore

9° Congresso Internazionale di Studi Gioachimiti

 10 settembre 2019
MS 255A fol.7v from the Liber Figuarum (vellum)
Locandina

Centro Internazionale di Studi Gioachimiti
Abbazia Florense — San Giovanni in Fiore (Cs)

9° Congresso internazionale di Studi Gioachimiti (19–21 settembre 2019)

Ordine e disordini in Gioacchino da Fiore

Intervengono:

Gian Luca Potestà, Il contributo di Tullio Gregory agli studi sull'escatologia medievale
Marco Rainini, Ordo, simmetria, simbolo in Gioacchino da Fiore.
 

La proposta del tema parte dalla constatazione che per Gioacchino il problema dell’ordo, e potremmo certamente dire quello della sua intelligibilità – in ultima analisi, della ratio – costituisce un elemento centrale e quasi ossessivo. L’obiettivo è dunque da un lato quello di indagare ulteriormente questo aspetto, che ha una sua manifestazione evidente nel concetto di concordia; d’altro canto, si tratta di sottolineare questa dimensione, che grazie agli studi più recenti e alle edizioni critiche degli ultimi anni è emersa in tutta la sua importanza. «Ordine» e «disordini» si trovano negli scritti di Gioacchino in molte declinazioni: da quelle dell’organizzazione esplicita del pensiero teologico, nella sua organizzazione e nei suoi temi, al problema della comunicazione, nello scritto e nei diagrammi, all’organizzazione concreta o ideale delle forme di vita religiosa immaginata da Gioacchino, fino alle sue proiezioni sulla società, nella chiesa militante e nell’escatologia. Una particolare attenzione sarà prestata al contesto in cui Gioacchino si muove, soprattutto dal punto di vista degli altri autori, dei temi e delle prospettive che questi sviluppano.

In particolare, il XII secolo conosce una molteplicità di linguaggi e di temi che in diverso modo si sviluppano sulla trama del riconoscimento di un ordo — o appunto di una ratio. Si tratta di uno sfondo che aiuta a comprendere meglio Gioacchino, e che d’altro canto, si comprende meglio attraverso Gioacchino e il suo genio, a tratti sconcertante ma mai erratico nel suo tempo. L’intreccio della struttura trinitaria della storia, nello stesso tempo binaria e ternaria, rappresenta quel vivens ordo rationis, un ordine vivente della ragione. Al fine di cogliere il significato trinitario della storia, si deve possedere quella che Gioacchino da Fiore chiama intelligentia spiritualis, cioè un’intelligenza o una comprensione spirituale. I congressi internazionali di studi gioachimiti hanno consentito il riconoscimento ed il discernimento dell’immensa e continua posterità culturale dell’Abate di Fiore. Una delle questioni interpretative divenuta strategica nello sviluppo degli studi gioachimiti, promossi dal Centro, è proprio la distinzione tra l’autentico messaggio di Gioacchino e le metamorfosi che esso ha subito negli usi e negli abusi che ne sono stati fatti da parte di quanti si sono a lui riferiti.
(Intervista a Riccardo Succurro, di Anna de Fazio su Calabria on Web, 31 maggio 2019)