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La radio del papa
14 maggio 2018
Guglielmo Marconi inaugura la Radio Vaticana
alla presenza di Pio XI (12 febbraio 1931).
Guglielmo Marconi inaugura la Radio Vaticana
alla presenza di Pio XI (12 febbraio 1931).
Mercoledì 30 maggio 2018, con la presenza dell'autrice, sarà presentato il volume di Raffaella Perin, La radio del papa. Propaganda e diplomazia nella seconda guerra mondiale (Bologna: Il Mulino, 2017).
Ne discuteranno lo storico e politologo Paolo Pombeni e Lutz Klinkhammer, storico del nazionalsocialismo e della Seconda Guerra Mondiale.
Introduce Gian Luca Potestà.
«Radio Vaticana è stata per molti anni non solo la radio del Pontefice ma anche la “voce del Papa”. Emblematicamente, il 12 febbraio 1931, il giorno in cui Pio XI inaugurò le trasmissioni, Guglielmo Marconi sottolineò che quella era “la prima volta” che la voce del Pontefice poté essere «percepita simultaneamente su tutta la superficie della terra». Una novità eccezionale — tecnologica e simbolica — che non solo adeguava i metodi di apostolato alla modernità, ma mostrava l’impatto planetario del nuovo mezzo di comunicazione e, quindi, l’assoluta rilevanza nelle relazioni internazionali della Santa Sede.
Questo rapporto tra l’aspetto evangelizzatore e quello diplomatico — e quindi anche i rapporti tra il Papa, la Segreteria di Stato e la Compagnia di Gesù che è sempre stata l’anima dell’emittente — è al centro del volume di Raffaella Perin ( La radio del Papa, Bologna, Il Mulino, 2017, pagine 288, euro 27) che ricostruisce la storia della Radio Vaticana dalle sue origini fino alla seconda guerra mondiale. Una storia complessa da ricostruire, a causa della mancata conservazione nell’Archivio storico di Radio Vaticana delle registrazioni sonore o di testi scritti, che si è avvalsa di molti fonti indirette conservate in alcuni archivi europei o statunitensi, come il Monitoring service della bbc in Gran Bretagna, il Sonderdienst Seehaus in Germania e il Foreign Broadcast Intelligence Service negli Stati Uniti. Ma soprattutto si tratta di una storia complessa — i cui primi tentativi di fondazione risalgono addirittura al 1918 — all’interno della quale l’interesse per la radio si è spesso accompagnata a una diffidenza nei confronti del “nuovo” mezzo di comunicazione.»
Andrea Possieri, Ascoltare la voce del Papa, «L'Osservatore Romano», 18 settembre 2017