Università Cattolica del Sacro Cuore

LO SPAZIO EUROPEO. EQUILIBRI GEO-ECONOMICI E POTERE NELLA LUNGA DURATA / THE EUROPEAN SPACE. GEO-ECONOMIC BALANCES AND STATE POWERS IN THE LONG RUN

Il concetto di Europa, da secoli oggetto di discussioni culturali e politiche, è un topos storiografico che catalizza molti interessi di ricerca e specializzazione scientifiche. Nella costruzione dello spazio europeo, nei suoi avanzamenti come nei suoi regressi, un elemento fondamentale è svolto dai soggetti e dalle relazioni di natura economica, che nell'oltrepassare i confini nazionali si sono intrecciate con i ruoli e le trasformazioni dei poteri e delle istituzioni statuali. Per l'età contemporanea è immediato pensare al crescente impatto dei movimenti finanziari, alla pervasività dei mercati globali, alla diffusione delle innovazioni tecnologiche, alle tendenze espansive delle imprese, che sempre più condizionano e ridefiniscono i sistemi nazionali, economici e politici. Ma già prima dell’ultima globalizzazione o riglobalizzazione, i tradizionali equilibri e sistemi di governo dell’economia furono messi in dubbio dall’internazionalizzazione delle economie: dalle loro spinte centrifughe ed espansive, dal ricorso degli Stati a risorse esterne, dall’emergere di nuovi attori, anche in campo sociale, che hanno segnato la vita pubblica e l’operato delle istituzioni. In epoche più recenti si è poi sviluppata una sfera istituzionale di carattere europeo, pubblica ma anche di altri soggetti, rinforzando le dinamiche di cooperazione, integrazione e convergenza tra ambienti diversi.
Anche la penisola italiana, pur fortemente legata all'area mediterranea, si è caratterizzata per una secolare proiezione verso i mercati e i paesi del continente europeo, le cui dinamiche hanno fortemente influito sulle vicende e sugli equilibri interni. Scambi, acquisizioni e cessioni, processi emulativi, reti di contatti hanno messo in collegamento sul piano economico, culturale, tecnologico, scientifico gli ambienti e gli operatori delle regioni mediterranee, subalpine e delle Alpi meridionali con le realtà d'oltralpe, inserendo l’Italia in spazi e gerarchie di più largo raggio, anche continentali, di respiro europeo.

*******************************************************************************************************************************

The concept of Europe, a matter of cultural and political debate for centuries, is a historiographic topos raising the research interests of many scholars in several different fields of specialization. In the construction of the European space(s), in its advancements or regresses, a crucial role has been played by economic actors and relations, which often overpass national borders and intertwin with the nature and roles of political powers and national States. Looking at the last decades, it immediately appears evident how the international spread of finance, the pervasiveness of global markets, the spreading of technological innovations, and the expanding strategies of large corporations, have deeply redesigned national, economic, and political systems. Nonetheless, even well before the last globalization (or re-globalization), traditional government systems were pressed by the internationalization of economies: by centrifugal pushes, by the need for external resources, or the emergence of new actors on the international stage in economic, technical, and social fields, that have increasingly influenced both the private and the public life. In more recent times, then, a new institutional framework developed at the supranational, European, level getting new functions and involving actors, such as trade unions, charities, business interests, scientific institutions, and churches, reinforcing the dynamics of cooperation, integration, and convergence beyond national borders.
The Italian peninsula, too, besides its natural connection to the Mediterranean area, has been characterized by a secular projection towards other European areas and markets that have influenced both its internal balances and its development. A long history of exchanges, acquisitions and transfers, emulative processes, and relationship networks connected this Southern part of Europe to the Continent, inserting Italy in larger spaces and hierarchies.