Università Cattolica del Sacro Cuore

7. Sviluppo di metodologie molecolari diagnostiche e rapide per il settore agro-alimentare

Finalità di questa linea di ricerca è lo sviluppo di metodi molecolari, basati principalmente sull’analisi del DNA e dei metaboliti secondari, per la tracciabilità delle produzioni agro-alimentari. Con la maggiore consapevolezza del valore della qualità degli alimenti, i consumatori esigono in modo unanime sempre maggiori rassicurazioni riguardo l’origine e il contenuto dei loro alimenti. Di conseguenza, l’identificazione dell’origine degli ingredienti presenti negli alimenti, la possibile presenza di microorganismi patogeni e la caratterizzazione dei materiali che sono introdotti nella filiera agro-alimentare sono tematiche di particolare rilevanza. Per questo motivo la disponibilità di metodologie analitiche che rendano possibile, da parte di laboratori accreditati e organismi di controllo, l’analisi di matrici alimentari, anche complesse, in tempi rapidi e con costi contenuti, è un tema di grande interesse nell’ambito della tracciabilità molecolare nella filiera agro-alimentare per la prevenzione di frodi.

Obiettivi

Nel corso degli anni, sono state messe a punto metodiche per l’estrazione del DNA, da utilizzare in analisi di tracciabilità, da numerose matrici di origine vegetale tra cui: olio di oliva, caffè, caffè solubile, semola di grano duro e pasta (orecchiette), cioccolato con le mele, miele, spezie, passata di pomodoro, cacao, fave e pasta di cacao, succo d’uva, mosto e vino.

In particolare, le attività ad oggi in corso di svolgimento sono focalizzate su:

  1. zafferano e potenziali adulteranti (tra cui curcuma, gardenia, cartamo, buddleja, o parti differenti dello stesso fiore dello zafferano). Analisi del DNA sono state utilizzate per riconoscere la presenza di adulteranti, anche in piccole quantità, nello zafferano;
  2. fave e pasta di cacao per verificare le possibilità di riconoscere in una partita di fave, mediante una semplice analisi del DNA, la presenza di varietà differenti da quella attesa;
  3. mosto e vino per verificare le possibilità di riconoscere la presenza di varietà differenti da quanto atteso nelle varie fasi necessarie per la produzione del vino a partire dal conferimento delle uve presso le cantine per arrivare al vino in bottiglia. DNA utile per analisi di tracciabilità è stato estratto anche da vini imbottigliati nel 2015.

Immagini delle attività di ricerca

Pubblicazioni

Busconi M, Lucini L, Soffritti G, Bernardi J, Bernardo L, Brunschwig C, Lepers-Andrzejewski S, Raharivelomanana P, Fernandez JA (2017) Phenolic profiling for traceability of Vanilla ×tahitensis. Frontiers in Plant Science, 8 – 1746.

Sebastiani L, Busconi M (2017) Recent developments in olive (Olea europaea L.) genetics and genomics: Applications in taxonomy, varietal identification, traceability and breeding. Plant Cell Reports, 36: 1345-1360.

Soffritti G, Busconi M, Sánchez RA, Thiercelin JM, Polissiou M, Roldán M, Fernández JA (2016) Genetic and epigenetic approaches for the possible detection of adulteration and auto-adulteration in saffron (Crocus sativus L.) spice. Molecules 2016, 21, 343; doi:10.3390/molecules21030343.