Università Cattolica del Sacro Cuore

PRINBOT

Grapevine recognition and Winter Pruning Automation Based on Innovative Robots - PRINBOT

CAPOFILA:
Università Cattolica del Sacro Cuore

PARTNER:
Università degli Studi di Napoli Federico II, (NA)

CICLO DI VITA DEL PROGETTO
agosto 2019 - febbraio 2023

FONTE DI FINANZIAMENTO
PRIN: PROGETTI DI RICERCA DI RILEVANTE INTERESSE NAZIONALE – Bando 2017

Costo totale (assegnazione MIUR): 432,717.00

LOCALIZZAZIONE GEOGRAFICA
Piacenza, Università Cattolica del Sacro Cuore (PC), Via Emilia Parmense, 84.

L’obiettivo del progetto PRINBOT vuole essere quello di usufruire delle moderne e innovative tecnologie robotiche al fine di automatizzare la potatura invernale nei vigneti con particolare riferimento alla potatura corta. I problemi principali legati alla potatura invernale sono sostanzialmente rappresentati dalla difficoltà nel reperimento della manodopera altamente specializzata, dai rischi legati ai possibili infortuni dei lavoratori e dai tempi necessari per il suo completamento. Infatti, la potatura invernale rappresenta circa il 25-30% dei costi di un’azienda viticola. A causa dell’elevata selettività dell’operazione, le macchine attualmente disponibili sul mercato non forniscono risultati equiparabili a quelli della potatura manuale e rendono comunque necessaria una rifinitura effettuata da operatori specializzati. Pertanto, l’automatizzazione dell’operazione tramite un sistema robotico intelligente potrebbe superare gli inconvenienti sin qui descritti.

Il progetto vuole pertanto raggiungere due importanti obiettivi:

  1. Fornire un robot quadrupede che sia in grado di potare in pieno campo e in diverse condizioni, permettendo di raggiungere una qualità di lavoro comparabile a quella dell’uomo. La scelta di un sistema di locomozione quadrupede risulta del tutto innovativa e rappresenta una soluzione potenzialmente competitiva rispetto alle normali piattaforme gommate o cingolate che si trovano a operare su terreni  scoscesi e accidentati;
  2. Ottenere informazioni significative riguardo le interazioni, ancora del tutto inesplorate, tra robot potatore, crescita della pianta, produttività e potenziale enologico delle uve.

Per completare questi propositi, le attività di ricerca si svolgeranno nell’arco di tre anni e saranno strutturate in quattro fasi:

  • Messa a punto di un sistema di visione artificiale specifico;
  • Adattamento degli strumenti di potatura (forbici elettriche) a un braccio robotico;
  • Test della piattaforma mobile in vigneto;
  • Integrazione del sistema di visione e del braccio meccanico sulla piattaforma mobile per dare vita a un prototipo di robot potatore.