Università Cattolica del Sacro Cuore

2013

TEMATICHE 2013

Letteratura inglese

L'attività di ricerca dell'Istituto di Anglistica nell'a.a. 2012-13 si collocherà nei seguenti ambiti, al tempo stesso specifici della materia e interdisciplinari:

  • Luisa Camaiora continuerà la sua indagine sulla presenza e la funzione del mitico ed archetipico del sacro femminile nella poesia romantica inglese, come pure lo studio dell'uso della terminologia medica in autori sia del rinascimento, con particolare attenzione all'opera di Robert Burton, The Anatomy of Melancholy, sia del periodo preromantico, con specifica analisi delle poesie di Gray e Goldsmith. Un nuovo filone di ricerca tratterà della presenza e dell'uso di alcuni termini legati alla natura e alle forze naturali nella poesia di John Keats.
  • Arturo Cattaneo proseguirà la ricerca sulla rappresentazione della follia in Shakespeare e Cervantes, e sui legami del tema con la tradizione classica e moderna. Nell'ambito degli scambi interdisciplinari e della storia dell'anglistica italiana esaminerà i rapporti tra l'opera di Mario Praz e il cinema di Luchino Visconti.
  • Enrico Reggiani completerà il primo esito del suo studio dei rapporti fra letteratura e musica in Yeats in vista della pubblicazione di una monografia in lingua inglese (titolo provvisorio: The singing master. William Butler Yeats and the tradition of poetry as song). Proseguirà anche la ricognizione del rapporto tra letteratura ed economia negli autori cattolici di lingua inglese (1815-1918) in vista di un'analoga pubblicazione monografica.
  • Francesco Rognoni sta lavorando a una nuova edizione accresciuta della sua edizione delle Opere di Shelley (1995). Tale lavoro implica uno studio dei carteggi di Shelley con gli altri poeti romantici, in particolare Byron.
  • Giuliana Bendelli sta coordinando il progetto di ricerca sulla visione dell'Irlanda nella cultura e nel progetto coloniale inglese: in previsione c'è la pubblicazione di un volume collettaneo con contributi che coprono l'arco temporale che va dal regno di Elisabetta I fino all'indipendenza ottenuta dall'Irlanda nel 1921. Intende anche avviare l'indagine sulla crime fiction nella letteratura irlandese del XXI secolo, con riferimento all'opera di Benjamin Black, aka John Banville.
  • Cristina Vallaro esaminerà insieme a Giuliana Bendelli la visione dell'Irlanda nella cultura e nel progetto coloniale inglese del XVI secolo, in particolare in autori come Spenser e Sidney. Ha anche in progetto l'esplorazione di potenziali legami tra alcuni drammi di William Shakespeare e la produzione per il teatro di Orlando Pascetti, un autore minore del Rinascimento italiano.

 

Linguistica inglese

Gli ambiti di ricerca del gruppo di Linguistica inglese hanno la finalità di indagare secondo varie prospettive gli usi dell'inglese (e delle varietà dell'inglese) in contesti contemporanei diversi.  Nell'ambito delle ricerche relative allo 'Euro-English', si indagherà l'uso dell'inglese da parte di parlanti non nativi presso il Parlamento Europeo. Per quanto riguarda le forme dell'inglese mediato, si studieranno la riscrittura e il trans-editing dalla prospettiva di Translation Studies e in collaborazione con la Web-editing Unit del Direttorato della Traduzione presso la Commissione Europea si studieranno i processi di riscrittura di testi specialistici per adattarli ai siti web. Gli studi sulle strategie di Hedging come forma di mediazione si estenderanno ad altri generi testuali includendo testi principalmente scritti, anche nell'ambito delle relazioni internazionali.  La ricerca relativa al linguaggio mediato filmico continuerà, ampliando l'indagine all'ambito specialistico. Ci si concentrerà sul linguaggio legale, analizzando e mettendo a confronto le frasi interrogative presenti nelle trascrizioni filmiche con quelle che occorrono nel linguaggio processuale americano. Sempre nell'ambito del linguaggio mediato, si indagheranno gli aspetti linguistici e interculturali nella traduzione per il doppiaggio dall'inglese all'italiano di alcune serie animate bilingui statunitensi, che hanno lo scopo di incoraggiare l'apprendimento di una L2 da parte di bambini in età prescolare.

Nell'ambito degli studi descrittivi sulla traduzione, verrà anche studiato il fenomeno dell'autotraduzione in chiave traduttologica, dando rilievo alle ricadute che i principali concetti e modelli elaborati in questo ambito possono avere sull'indagine dell'autotraduzione in quanto fatto traduttivo.

Altri filoni riguardano la ricerca sull'apprendimento linguistico in contesti CLIL a livello universitario ma anche l'apprendimento della lingua e dei contenuti nei primi anni di attuazione della legge Moratti, che prevede il CLIL dal III anno dei licei Linguistici. Sarà anche oggetto di studio l'uso dell'inglese in ambito artistico-museale, in un progetto in collaborazione con altri colleghi del dipartimento per la compilazione di un lemmario Italiano-Cinese-Inglese del restauro.

 

 Storia della lingua inglese

La ricerca, svolta in stretta correlazione con la cattedra di Linguistica inglese, continua lo studio dell'evoluzione diacronica della lingua focalizzato sullo svilupparsi delle varietà diatopiche e diastratiche della lingua inglese nel mondo.

L'interesse per i fenomeni di contatto e/o ibridizzazione suggerisce  l'approfondimento dello studio sull'inglese come lingua straniera e/o seconda e dell'applicabilità di tale studio alla didattica della lingua. In questo ambito si inserisce lo studio della grammatografia anglo-italiana dell''800 e primo‘900 (e la relativa catalogazione delle grammatiche) come modelli  per lo sviluppo di nuove metodologie glottodidattiche.

Un altro filone di ricerca riguarda lo studio del costruirsi storico dei linguaggi di specialità, in particolare in ambito scientifico-matematico, in chiave sia diacronica (con attenzione al formarsi di tale linguaggio nella fase del Early Modern English) che sincronica.

A questo proposito, si cercherà di individuare (1) ‘quale' inglese ricopra oggi il ruolo essenziale di lingua della comunicazione globale in ambito specialistico, (2) quale sia il modello a cui rifarsi per l'insegnamento a parlanti non  nativi e 3) quali criteri sia opportuno adottare per condurre la verifica delle abilità acquisite dai discenti in relazione a tale modello.